tag:blogger.com,1999:blog-33914402193956404102024-03-05T23:37:26.478+01:00VeganBiker - Triathlon e Scelta VeganIl mio diario di allenamenti e di vita, consigli alimentari e di allenamento, tecniche e biomeccanica. Focalizzandosi molto sul racconto delle salite e consigli su come affrontarle al meglio. Ciclista vegetariano, vegan. Piercarlo PadernoAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.comBlogger102125tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-64719076872732932992012-05-08T08:31:00.000+02:002012-05-08T08:31:39.984+02:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh60J4aaDGPSidw1v3qjbguKvEzTacpVpJn6L4Rso6tNPNvIlT0dPJM_gr9Nv-9dzKS18c5bnyk6hAUuF-VSW4azGnAYtMOcccF3s6_sS48rPWJgnGYbBhZzbu6y1YCpGT7tffeoYh7FnGN/s400/303468_10150770780453577_522498576_9503457_2108403894_n.jpg" width="400" /></div>
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Devo ammettere che nonostante la scomoditá, scrivere sul blog dal mare ha tutto un altro fascino. </div>
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Ieri ho provato per la prima volta in vita mia la muta, l'acqua é 17 gradi, quindi condizioni ideali, la sensazioni é davvero strana, e sono contento di averla provata prima della gara cosí mi abitueró meglio spero. Il galleggiamento é una vera figata, e senza dubbio la sensazione é di andare piú forte. Ieri ho fatto meno di mille metri, oggi riproveró e vediamo come andrá. Cercheró di aumentare il feeling con il neoprene. Non scrivo oltre perché il mare serve anche a rilassarsi e non voglio stare troppo al pc.</div>
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Buone giornate lavorative a tutti da Favignana.</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-5413877934791618132012-04-20T09:15:00.001+02:002012-04-20T09:15:29.124+02:00100 Candeline<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOZ7Gg-pNaKhFwmxulEjFHs1G71hhz_qCqjDOlLTcKT4xY_tuOJm1BAAmHugY3-PCzC5wiT0zKcblxVyMP_TtLf2gGYQmWn-Oi4JO1sgfbtyXASVN770Fr_UYY5DHuIw76pYupInWKRUkE/s1600/100candles.jpg" /></div>
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Non mi ero neanche accorto ma il mio ultimo post è il mio centesimo, quindi vale la pena fermarsi un attimo a festeggiare (visto che non lo si può fare per le vittorie, accontentiamoci di queste piccole cose).<br />
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Grazie a tutti quelli che da quando scrivo mi leggono e mi hanno letto, il contatore di google dice che siete quasi 2000 al mese, e per quanto mi riguarda mi sembra una vera enormità, ad ogni modo grazie a tutti, sono passati due anni da quando ho cominciato, anche se molto sporadicamente e con lunghi periodi di inattività, sia agonistica che blogghistica.<br />
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Il prossimo post del genere lo faccio a 1000 promesso, adesso torniamo a occuparci di cose serie (o facete) e lasciamo perdere le autocelebrazioni ...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-51118974082758972952012-04-19T09:58:00.000+02:002012-04-19T09:58:05.839+02:00Il contacalorie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJCoPcpqt3CKDV76MfB_s_66-pImqieaQcv2UskHDKOVHitGWSTQo4huKO-0pGP1d5G26QzZpb_rS8RNtSpW-3IXAdZuRAJKfa5byS3m-JgHcNxVNWKvjtPiuDauwpGCwSPdVMysleAC2Q/s1600/logo_white.png" /></div>
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Da qualche settimana ho scoperto e sto utilizzando il sito web <a href="http://www.cronometer.com/" target="_blank">cronometer.com</a>, uno dei migliori strumenti che io abbia mai visto per gestire il proprio diario alimentare, e costruire così autonomamente la propria dieta perfetta.<br />
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In sostanza cosa fa di tanto rivoluzionario cronometer? Giorno per giorno gli inserisci tutto ciò che mangi, esiste un immenso database che contiene sia i singoli ingredienti che molti piatti confezionati, ovviamente essendo un sito americano (e in sola lingua inglese) è ottimizzato per quel paese, ma ci si trovano tutti gli alimenti che si mangiano comunemente anche da noi. Man mano che inseriamo cosa mangiamo e beviamo, cronometer calcola in tempo reale l'apporto nutrizionale per ogni singolo nutriente, non stiamo parlando del semplice calcolo calorie, proteine, grassi etc, ma di andare molto più nel dettaglio.<br />
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Ogni singola vitamina, ogni singolo minerale viene analizzato nel dettaglio, per ognuno abbiamo un valore quotidiano da raggiungere (il nostro fabbisogno) che ci viene preimpostato secondo bisogni standard in base a sesso-peso-età-altezza, ma che possiamo modificare a mano in base a specifiche esigenze, ad esempio un runner aumenterà l'apporto di ferro. Vengono poi analizzati i grassi, e di conseguenza omega3 e omega6, e cosa davvero strepitosa le proteine son analizzate in tutti i loro aminoacidi, per poter così verificare di avere uno spettro completo di aminoacidi in quella giornata. Uno strumento davvero fantastico da usare, molto semplice (il solo scoglio è che i nomi dei cibi sono in inglese, ma tutto sommato con un traduttore online si supera il problema ed è un buon modo per ripassare l'inglese).<br />
<br />
Tiene inoltre traccia dei nostri dati biometrici (peso, massa grassa etc) e ci fa dei grafici di andamento, possiamo stabilire obiettivi da raggiungere. Inseriamo nel programma tutte le calorie consumate nello sport, così da valutare il fabbisogno in base al reale consumo.<br />
<br />
Inoltre, last but not least, esiste anche l'app per iphone e android per poter aggiornare il diario quando siamo in giro e non dover tornare a casa la sera e ricordarsi cosa abbiamo mangiato durante il giorno. Forse analizzandolo così freddamente il cibo perderà un po' del suo aspetto piacevole, ma specie se facciamo sport è importante cominciare a considerare l'alimentazione come un qualcosa di scientifico e meno come qualcosa di "lo mangio perché mi piace" (ho detto meno, non di non considerare affatto l'aspetto gusto).<br />
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Qui sotto vi mostro la schermata del riepilogo dati della mia ultima giornata, per darvi un'idea del tipo di dati che possiamo ottenere.<br />
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In alto abbiamo il riepilogo per macronutrienti, e un bellissimo grafico a torta che ci mostra il bilanciamento tra proteine carboidrati e grassi. Più sotto invece c'è il dettaglio con tutti i nutrienti espresso sia in termini assoluti che in percentuale del nostro obiettivo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQBWIC8Vuscr3TVsXw1qNpFXxWrfEQN5HLaMiAnlBDVnF_ZD37s5sESFusyDpjz3a4FeJ6lvZX-8QMGKStoPpAsOvtUfHfahDdZu8PHDoqv6K0fGlTOmJouVCHtRemRv_Ty1iFf_FKAQTA/s1600/cronometer_daily.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQBWIC8Vuscr3TVsXw1qNpFXxWrfEQN5HLaMiAnlBDVnF_ZD37s5sESFusyDpjz3a4FeJ6lvZX-8QMGKStoPpAsOvtUfHfahDdZu8PHDoqv6K0fGlTOmJouVCHtRemRv_Ty1iFf_FKAQTA/s400/cronometer_daily.png" width="338" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-45114770496188621182012-04-17T23:29:00.001+02:002012-04-17T23:29:38.961+02:00Il Gandosso<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHi5wU-IibckmP5u6uxfEqumFiU0J00A2vinRI5msUD5kRRn3Ak6qRqax7NENKUsmfku1WQPhkimL6QvNk0W3C2uuzfiLZpGtXAUhDHU2aDyN2BX5bzS2bMp8UmailOWBGj854oL2cngBG/s1600/gandosso.jpg" /></div>
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E' da parecchio tempo che non faccio una vera e propria recensione di una salita, così approfitto del giro odierno per recensire "Il Gandosso", una breve (ma intensa) salita sulla sponda bergamasca del lado d'Iseo.</div>
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Fino a due anni fa era parte integrante della GF Franciacorta, poi l'anno scorso fu tolta dal percorso causa frane e smottamenti che alterarono completamente il tracciato originale, e quest'anno hanno pensato bene di annullare del tutto la granfondo così il Gandosso esce definitivamente da ogni competizione importante e resta una delle tante salite dei monti attorno al lago d'Iseo. </div>
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Il primo km è davvero impegnativo, 12% (punte oltre il 15%) di pendenza media e mai un momento di respiro, poi da lì possiamo quasi pensare che sia fatta, i restanti due km hanno pendenza di poco superiore al 6% (con una sola punta all'11%) e si lasciano pedalare bene, sempre che il primo km non vi abbia spezzato le gambe. La vista del lago dalla chiesetta del paesino in cima alla salita ripaga comunque ampiamente lo sforzo e tutto sommato resta una delle salite brevi più interessanti di questa zona, e con un primo km che non ha davvero niente da invidiare ai 6km centrali dell'inferno dello Zoncolan, con la sola grande differenza che dura un km solo mentre là l'inferno dura molto di più.</div>
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Venendo alla mera cronaca, oggi oltre al Gandosso per approfittare di quella che sarà forse la sola giornata di sole della settimana ho fatto poco più di 70km tenendo una media poco sotto i 30km/h, al termina sgambatina di 40 minuti, tanto per ricordare al corpo che non sono più un ciclista e basta ma che ormai è tempo di multidisciplina. Settimana prossima tempo permettendo vorrei fare Muratello e/o San Michele da Ome, salite con pendenze in doppia cifra che sono utili a fare un po' di potenziamento di gamba, anche se tutto sommato vedo che riesco già a tenere i 280-290 watt in soglia, e ad affrontare strappi di qualche centinaio di metri sopra i 400, quindi forse pian piano la condizione sta arrivando, considerando l'inverno passato troppo lontano dalla bici.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-80047156721450264942012-04-16T16:52:00.000+02:002012-04-16T16:56:33.074+02:00Allenandosi sotto la pioggia...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiImuZtydnPlXq3qXE9fUKLtCdCjc7Nd_yNYmuVmeHDv82HUzq1u_6heTlwL3OwNwbKO4DRp-DNVRxKK9bIKQYXpx5NxnPNs4UVuOQ0jY_O7-E0AtokF720Pm_-wSM-tBovAhV4xP1X-oN9/s1600/trainingrain.jpg" /></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 19px;"></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 19px;"><br /></span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="line-height: 19px;">Giusto per smentire il post appena pubblicato, e per storpiare un'altra bella canzone, ecco l'weekend ed ecco la pioggia... e puntuale ecco qualche allenamento bagnato, perché quando la condizione latita come nel mio caso attuale è meglio cercare di portare a casa un po' di allenamento anche se il meteo non è clemente.</span></span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Sabato mattina per fortuna c'era uno spiraglio di non pioggia e alla ruota di Mauro Ciarrocchi e altri compagni di squadra abbiamo fatto un allenamento molto tranquillo di bicicletta, tre orette per lo più piatte, niente combinato, ma comunque un bell'allenamento piacevole, dove però ho scoperto una cosa un po' meno piacevole che rimando poche righe più sotto.</span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">L'allenamento a piedi è toccato invece farlo sotto una pioggia battente, 23 km con molti saliscendi, buona parte su sterrato a schivare buche e raccogliere un po' di fango qua e là. Però in generale mi ha fatto piacere, devo cominciare ad allungare le distanze per mettere fieno in cascina, e allenamenti di questo tipo sono utilissimi. Ovviamente ritmo da fondo lento, anche un po' meno se possibile vista la pioggia e l'allenamento in bici che un po' di acido lattico lo aveva lasciato. Specie quando ho avuto la malaugurata idea di inseguire un paio di scatti di Fabrizio su due strappettini, in cui (dati del suo powertap alla mano) siamo saliti a 711 watt.</span>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Veniamo alle notizie bomba, quelle che ti obbligano a sederti quando le senti (anche se sei già seduto sul sellino della bici). Mauro arriva con un sorriso strano e poi sbotta "il 26 Maggio saremo la prima società al mondo a...", io quando sento questo tipo di frasi penso sempre dentro di me "magari c'è un motivo se nessuno prima lo ha mai fatto"... comunque torniamo alle parole del Ciarro "la prima società al mondo a fare un allenamento di ironman".</span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Lì per lì, rimango un po' basito, suppongo che molte società prima della nostra abbiano allenato degli ironman, ma comprendo poco dopo che non avevo capito l'intento delle sue parole, lui non intendeva allenarsi per l'ironman, ma fare un ironman per allenarsi. </span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Come avevo spiegato pochi giorni fa il mio programma dell'anno prevedeva un lento avvicinamento alla distanza 70.3, ora scoprire che tra 45 giorni mi cimenterò sull'ironman mi lascia davvero con il glicogeno a zero, anche se non lo nego la cosa mi stuzzica molto.</span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Ovviamente sarà un ironman facilitato, perché è pur sempre un allenamento. Questo il programma previsto dal grande Ciarro, un'ora di piscina, questa è forse la parte un po' più falsata, perché molti come me non faranno proprio i 3,8 ma qualcosa attorno ai 3, mentre lui e altre bestie della vasca magari ne faranno anche di più. Usciti si monta in sella per i 180km su percorso pianeggiante-avvallonato, qui altra facilitazione, si starà in gruppo, e avremo il supporto di alcuni biker della nostra polisportiva che ci daranno cambi e trenate per non farci stancare troppo nella frazione bike. Cambio, scarpette da corsa e qui le facilitazioni però cominciano davvero a terminare, 7 giri del boschetto di s. Anna su cui ci alleniamo di solito di 6km esatti, saremo supportati dai ragazzi del gruppo running che ci daranno riferimenti, aiuti, supporto correndoci a fianco, ma restano sempre 42 km da correre, di cui la metà su sterrato, e con ben 80m di dislivello ogni giro (di cui uno strappetto davvero tosto che per delle gambe finite può risultare fatale). </span><br /><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif; line-height: 19px;">Dentro di me ho sempre pensato che il giorno che avrei fatto una distanza così avrei avuto un bel diploma di finisher della WTC, di certo non l'avrei fatta solo per allenarmi, ma non c'è dubbio che Mauro ha perfettamente ragione ed è importante confrontarsi con una distanza così prima di affrontarla, quindi ben venga, si faticherà, si sputerà l'anima ma si cercherà di arrivare in fondo, in qualche modo, magari anche strisciando... Anzi, probabilmente strisciando.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-8838387558218708782012-04-13T09:19:00.002+02:002012-04-13T09:19:28.588+02:00Spiragli di sole<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl1W6H_lQqI0K_dWYVmFMR0tohtLRe2s-VmRbI0b8VwCTKbix2ZMTqtYb8JxdZKIvajl8dhFfqxeoDCaRIC8FxrPTJLQWC_hu9nwY1XlvYwcYjJlJM3FaCkU2a9rzBPtTad1Kh46fkEeAp/s1600/Sunny_Day_Clouds_2.jpg" /></div>
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Sono davvero poche le cose che hanno in comune i ciclisti forti e le "schiappe", a parte il fatto di poggiare il culo su un sellino e guidare un mezzo a due ruote ovviamente. Una di queste è l'ossessione per il meteo, che tu sia forte o meno, a nessuno piace prendere acquazzoni in bici, mentre a tutti piace pedalare in una bella giornata di sole. Nasce così quella che è una vera e propria ossessione e dipendenza dai servizi meteo. Volete essere sempre aggiornati su che tempo farà nei prossimi giorni ma non avete voglia di guardare tutti i siti meteo, confrontarli, cercare i più affidabili? Chiedetelo al vostro amico ciclista, vi saprà sicuramente aiutare come o meglio del colonnello Giuliacci.</div>
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Non sono esente da queste turbe, e negli ultimi giorni di pioggia c'era una sola certezza, che ieri sarebbe stato il solo giorno di sole di questa settimana, e quindi serviva approfittarne, pena trovarsi un weekend piovoso e freddo. L'idea iniziale era per un giro lungo, poi impegni di lavoro mi hanno fatto restringere il percorso e ho così optato per fare un test su un percorso molto simile a quello che farò in gara tra un mese, con la stessa salita e una quantità simile di pianura e saliscendi come ci sarà lì. Tutto sommato le sensazioni sono anche buone, la salita (8km al 7%) l'ho fatta poco sopra i 18 di media, lontano dai miei migliori tempi, ma comunque più che decente per poter anche attaccare in una gara di Triathlon, in complesso sui 50km di giro ho tenuto i 30 di media, considerando il giro in assoluta solitaria non va poi neanche male, e al termine la gamba stava ancora molto bene e avrei tranquillamente potuto affrontare una corsetta, che per motivi di tempo non ho potuto provare, riproverò un combinato comunque a breve (magari già domattina con la squadra se come dice il meteo ci saranno 4-5 ore senza pioggia durante la mattinata).</div>
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Chiudo il post con la TopFive dei miei 5 servizi meteo preferiti in ordine di affidabilità.</div>
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<li><a href="http://www.ilmeteo.it/" target="_blank">Ilmeteo.it</a> (la migliore app per iphone)</li>
<li><a href="http://www.3bmeteo.com/" target="_blank">3bmeteo.com</a> (affidabile e previsioni ora per ora)</li>
<li><a href="http://meteo.sky.it/meteo/previsioni/" target="_blank">Sky Meteo 24</a> (l'unico e solo weather channel italiano)</li>
<li><a href="http://www.accuweather.com/" target="_blank">Accuweather</a> (uno dei più affidabili servizi internazionali)</li>
<li><a href="http://www.bbc.co.uk/weather/" target="_blank">BBC Weather</a> (gli inglesi sono noti per essere i più precisi sul meteo)</li>
</ol>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-53341389234463172362012-04-10T09:26:00.002+02:002012-04-10T09:26:36.748+02:00Quest'uomo sta diventando vegan?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh59ZodHH1C6IEUFwNpM9BvGERkAMQMUHWhO4S2gl1MK_e-Ilc8rK-aJ_VS8AaHVqrR9COqmwN9EqNeezgLMptfEpltg_82CQhbbTAX28iLJFaN42Ok4lN8QDVpmfhI37y3THZ9Py5D73fc/s1600/lancearmstrong.jpg" /></div>
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La notizia è di quelle che dovrebbe far tremare l'intero mondo dello sport, perché quest'uomo, piaccia o non piaccia, è l'icona degli ultimi 15 anni di sport, l'uomo che ha sconfitto il cancro e Indurain, e che ora a 41 anni si sta inventando una carriera da triathleta con risultati davvero strepitosi.<br />
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In un recente <a href="http://www.huffingtonpost.ca/2012/03/29/lance-armstrong-2012_n_1262237.html" target="_blank">articolo</a> apparso sull'<a href="http://www.huffingtonpost.ca/2012/03/29/lance-armstrong-2012_n_1262237.html" target="_blank">HuffPo</a> c'è una lunghissima intervista con Lance in cui parla di tantissime cose, e tra le varie cose afferma che nell'ultimo mese sta sperimentando la dieta vegan!!!!<br />
<br />
Lance racconta che si allena in piscina con Ryp Esselstyn, ex triathleta ed autore di <a href="http://engine2diet.com/" target="_blank">Engine2Diet</a>, non ché figlio di un certo Caldwell Esselstyn, autore di Forks over Knives e medico personale di Bill Clinton, l'uomo che ha convinto il più chiacchierato presidente della storia USA a diventare vegan. Ryp Esselstyn avrebbe invece instillato in Lance il dubbio sulla bontà della dieta vegan nello sport, e così racconta Lance un po' per sfida un po' per prova avrebbe cominciato, pian piano a modificare la propria dieta in maniera 100% vegetale. Prima un giorno, poi due giorni, poi un pasto, poi due, al momento, dopo un mese afferma di seguire 2 pasti su 3 in maniera 100% vegetale, seguendo gli schemi di engine2diet.<br />
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Cosa ne pensa, vi chiederete voi? "My energy level has never been this consistent, and not just consistent, but high", che tradotto in italiano vuol dire: Il mio livello di energia non è mai stato così costante, e non solo costante ma alto".<br />
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Forse davvero qualcosa nello sport sta cambiando e quello che solo dieci anni fa tutti ritenevano una dieta stravagante per nulla adatta agli sportivi oggi sta cominciando a fare breccia anche ai vertici dello sport? Sicuramente nei prossimi anni vedremo, ma la realtà è che sempre più atleti di vertice stanno diventando vegan, a dimostrazione che si può fare sport ad altissimo livello anche senza proteine "nobili", anzi, forse si può fare molto meglio, come si intuirebbe dalle parole dell'uomo più "STRONG" del mondo.<br />
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A tale proposito nel numero di questo mese di For Men Magazine c'è un articolo dedicato alla scelta vegan e allo sport (tra le altre cose l'articolo ci ricorda che un certo Fausto Coppi era vegetariano), articolo che nelle varie testimonianze e interviste nelle sue 8 pagine presenta anche un paio di interviste con me e con l'amico <a href="http://running-vegan.blogspot.it/" target="_blank">Leonardo Costa</a> sulle nostre vite da sportivi vegan (nel nostro piccolo ovviamente).<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrbkxSEPNi84Ws8cYIXM6YeZG7p4274HJSMglUd5E6pnqyPe69SrNiFBUVthIOpzUrZ2ssdNnDN8k1dofxHchRCdztgq0Tog1aCTQpIiH8abzrP1cBBoBWeY9eDaWfxRVLmYotmvMAWlgp/s1600/pierca_leo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrbkxSEPNi84Ws8cYIXM6YeZG7p4274HJSMglUd5E6pnqyPe69SrNiFBUVthIOpzUrZ2ssdNnDN8k1dofxHchRCdztgq0Tog1aCTQpIiH8abzrP1cBBoBWeY9eDaWfxRVLmYotmvMAWlgp/s400/pierca_leo.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-89438770443885182942012-04-08T17:14:00.001+02:002012-04-08T18:01:49.985+02:00Pasqua di passione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgB9SlZ1NRLtYrCh5q2fyNlvLMUSEt-R6iYh7nL_RW2IOsZI2SUBIppNQSOn20oY-Aggm4FIoguxW9JkeefILhgvkhhigVFRWzXp1p9bb7YdEoHOHkvrofqXdrj2v0czSe14bAM_ktlXnm1/s1600/314687_Enpa-Pasqua-vegetariano-3508.jpg" /></div>
<br />
Non sono credente ma volenti o nolenti la Pasqua essendo una festività nazionale la festeggiamo tutti, e credenti o meno ci troviamo immersi in una serie di abitudini prettamente laiche, quali pranzi con il parentado, scampagnate all'aria aperta a Pasquetta e chi più ne ha più ne metta.<br />
<br />
Mi piaceva iniziare il post con questa bellissima campagna dell'Ente Nazionale Protezione Animali, che ricorda cosa è l'agnello, un neonato, niente di più, e ho sempre creduto, che vegetariani o meno, tutti dovrebbero astenersi dal mangiare un essere che ha appena visto la luce e mai ha potuto vivere un solo istante di ciò che la vita per lui dovrebbe essere. Discorsi che credo davvero siano a prescindere da eventuali scelte vegetariane, ma che davvero potrebbero e dovrebbero riguardare chiunque.<br />
<br />
Oggi ho festeggiato la pasqua a modo mio, con un allenamento combinato bici-corsa, cercando di non tirarmi troppo il collo per potere innanzitutto presentarmi in condizioni decenti al pranzo con parenti, in secondo luogo per non essere troppo stanco domani, quando non avendo invece limiti di orario potrò fare un allenamento più lungo e intenso. Due ore di bici con una salita (quella che affronterò alla prima gara tra un mese), su cui tra l'altro ho realizzato il miglior tempo dell'ultimo anno. Considerando gli attuali tre chili di sovrappeso e la stagione all'inizio non posso certo lamentarmi. All'arrivo cambio rapidissimo, da vera zona cambio triathlon e 8km di corsa poco sotto i 5 al km, per insegnare al corpo a cambiare attività, e devo dire che il secondo combinato, vuoi le distanze molto inferiori, è andato davvero meglio del primo perché al termine la fatica era davvero contenuta.<br />
<br />
Domani mi aspetta invece un lungo allenamento in bici, e valuterò al termine se aggiungerci o meno un po' di corsa, vediamo come sto, ma già fare un centinaio di km con tre salite impegnative direi che va più che bene.<br />
<br />
Ieri è uscito un articolo sul vegetarismo, anche da un punto di vista sportivo sul numero di questo mese di For Men Magazine, nei prossimi giorni posto la scansione, tra l'altro, mi vergogno un po' a dirlo, c'è un riquadro in cui parlano di me e dell'amico <a href="http://running-vegan.blogspot.it/">Leo Costa</a> fortissimo maratoneta e mezzofondista vegano. La cosa che mi fa più vergognare è che nella stessa pagina con la mia foto ci sono i due che per me sono stati veri mostri sacri dello sport come Coppi e Carl Lewis, e se già normalmente mi sento un microbo, mi chiedo come posso condividere una pagina con gente come loro... Ad ogni modo l'articolo è davvero ben fatto e mostra le ragioni pro e la ragioni contro con buona obiettività e credo sarà davvero utile per parlare ad un pubblico che normalmente ignora queste tematiche. Vorrei dire grazie all'editore Urbano Cairo, ma prima spero che porti in serie A definitivamente il nostro Toro, poi lo ringrazierò per entrambe le cose :)<br />
<br />
Una serena pasqua a tutti.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-72923287753070435932012-04-04T09:47:00.001+02:002012-04-04T10:00:24.266+02:00La strada per Mergozzo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi34oWU4opf6EYEFBKvVnYWyw8fslmBaYVhPb0xmfxNivcXdP6X4XKuUo9CgO66GFuH2XZg640tJVKndv8Ohy7bbQF_s5uA-YEudB22L5A_8g4O_8wHaONYZyM7GHC4dGGpi4eIXIFqktZA/s1600/Mergozzo.jpg" /></div>
<br />
Lo ammetto il titolo è una scopiazzata del pomposissimo arco ROAD TO MUNICH sotto il quale ieri sera passavano al Camp Nou i giocatori di Milan e Barça.<br />
<br />
La mia strada sarà molto più semplice e ahimè molto meno retribuita (anzi diciamo pure che costerà pure un bel po' di soldini) per portarmi da oggi a Mergozzo il 9 Settembre per l'ultimo impegno della stagione.<br />
<br />
Alla fine ha prevalso la scelta della RealPolitik come direbbero i tedeschi, cioè niente voli pindalici, prendere coscienza della mia attuale condizione, cercare di fare una serie di gare congrue con le mie possibilità e cercare durante la stagione un po' di crescendo per migliorarmi. Il tutto guardando anche al portafogli e quindi cercando gare qui in zona per non dover fare trasferte troppo onerose.<br />
<br />
Ecco così il mio calendario di triathlon 2012, magari meno ambizioso di quanto speravo all'inizio, ma spero che sarà comunque in grado di dare soddisfazioni e soprattutto farmi divertire.<br />
<br />
Si comincia il<br />
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<b>13 Maggio - Olimpico di Iseo (BS)</b><br />
La mia prima gara sarà vicino a casa, e soprattutto su un terreno che conosco a menadito, le acque si prevedono parecchio fredde, ma poi la frazione bike sarà sulla salita di Polaveno, una delle mie preferite e che in vita mia ho davvero percorso tantissime volte, la successiva discesa di Ome San Michele, una discesa che se ben conosciuta si affronta anche sopra i 90 orari, e una ventina di chilometri tra i colli della mia Franciacorta su cui mi alleno ogni giorno. Restano poi purtroppo 10km di corsa che saranno tutti da costruire, sto seguendo una tabella che vorrei mi portasse a fare un 10.000 in 45 per metà Maggio, ma sarà davvero tutto da valutare.<br />
<br />
<b>24 Giugno - Olimpico di Idro (BS)</b><br />
Questa è stata la scelta più dolorosa, la voglia era di fare il 70.3 a Idro e affrontare l'inferno del percorso bike più impegnativo al mondo in un 70.3 (così si dice) ma alla fine la realpolitik ha vinto e ho deciso per il percorso più breve perché la condizione e il fondo non sono ottimali e dubito a Giugno sarò davvero in grado di fare un 70.3 così duro fatto davvero bene, quindi meglio restare per la distanza più corta che resta comunque davvero impegnativa con oltre 1000m di dislivello in 40km di Bike<br />
<br />
<b>8 Luglio - Sprint di Torino (TO)</b><br />
Dopo due gare dure, ci va una gara un po' più veloce per divertirsi. Nonostante abbia vissuto a Torino per 8 anni non ho mai nuotato una volta nel Po (e a dire il vero non è che l'idea mi alletti poi molto), ma c'è sempre una prima volta, e così a sto giro non solo farò il mio primo Triathlon Sprint, ma proverò anche le brezza di nuotare nelle sacre acqua che danno origine a questa nostra valpadana piena di nebbia e tesorieri che portano soldi in Tanzania.<br />
<br />
<b>26 Agosto - Olimpico di Sarnico (BG)</b><br />
Dopo la breve parentesi extralombarda (per far contenta la morosa) si torna in terre amiche e acque lacustri ben note per provare la mia prima gara NO DRAFT, l'olimpico di Sarnico lo farò come preparazione al successivo 70.3. La frazione bike la saprei fare anche a occhi chiusi, 10km di pianura, una salita di 8km al 7/8% che mi piace molto, una discesa non troppo veloce, e altrettanti 10km di ritorno sempre lungolago. Cercando di non dare troppo che dopo due settimane si allunga la distanza.<br />
<br />
<b>9 Settembre - 70.3 di Mergozzo (VB)</b><br />
Ed eccoci finalmente al mitico Mergozzo, ammetto che fino a poco fa manco sapevo esistesse sto paese, ma è l'unico 70.3 che ho trovato a Settembre qui in zona, quindi direi che è assolutamente approvato.<br />
Il percorso bike sono 2 giri da 45km l'uno, non credo ci sarà molta salita, ma non è certo una gara piatta, quindi ben venga. Sarà il mio primo 70.3, l'obiettivo è solamente finirlo e arrivarci abbastanza preparato.<br />
<br />
Successivamente deciderò come programmare l'inverno, cosa preparare per il 2013 etc etc, ma prima portiamo a casa sta stagione che tutto sommato sembra anche più impegnativa di quel che credevo.<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-65773217644959729782012-03-31T21:29:00.002+02:002012-03-31T21:29:48.152+02:00Il mio primo "Combinato"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlos0tw1XyOD7zVdSS466eoBjmVGWk7glOlIvddRNLKdoXuPSLTT5rOIJZyWQ6-PO-A1WvuBDj-DS2dCdeP-ZSiVYn-rBzAez40_X8XzFNOmonKuA0sBG9e30PnvhrWeKzFkq49xguavfX/s1600/equazione.jpg" /></div>
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Prima o poi doveva arrivare anche il primo combinato, se no come faccio tra 45 giorni a fare il mio primo triathlon? Così ho approfittato del combinato odierno della squadra per aggregarmi, pur sapendo che non ho proprio il fondo e la preparazione per fare un combinato al momento. I numeri purtroppo parlano abbastanza chiaro e dicono senza poche remore che ho fatto un inverno a dir poco vergognoso, da inizio Dicembre 2012 ho pedalato in tutto 450km e corso 90. Numeri che dovrei fare in una settimana e non certo in quattro mesi, ad ogni modo, mi sono ripromesso di spingere un po' e cercare di recuperare velocemente il tempo perduto. Così oggi ho deciso di andare all'allenamento combinato, pur sapendo che al mio fianco c'erano dei mostri sacri del triathlon, molti dei miei compagni hanno chiuso vari Ironman e molti con tempi assolutamente impressionanti (sono più quelli sotto le 11 ore che quelli sopra) e tra di loro c'è un certo Mauro Ciarrocchi, autentica istituzione del triathlon italiano, qualificato svariate volte al mondiale delle Hawaii.</div>
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Ad ogni modo, pronti via alle 8 di mattina tutti in sella, ci attendono 100 km di bicicletta con 3 salite discretamente impegnative. Per fortuna in bicicletta si dice che una volta imparato non si dimentica più, non so se sia vero, ma quanto meno in bici mi difendo egregiamente, anzi sulle salite senza faticare troppo riesco anche a scandire il ritmo, e nei tratti di pianura ci divertiamo in 3-4 a dare un po' di cambi a 42-44 orari che per uno come me in deficit di preparazione è sempre "tanta roba".</div>
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Cerco di salvare però un po' la gamba e il fiato sapendo che al termine mi aspetteranno 12km di corsa, che per me purtroppo potranno facilmente essere un calvario. Ci cambiamo tutti insieme in palestra e poi fuori e scarpette indossate tutti fuori a correre a tempi da cambio gara. Facciamo due giri da 6km l'uno, tenendo un passo di 5.00 al km, che per me dopo tutta sta fatica è abbastanza problematico, sul primo giro tengo il gruppo, ma a metà del secondo proprio la testa mi lascia lì, a questa si aggiunge un po' di mal di pancia, e una chiara mancanza assoluta di sali che mi fa svarionare, un po' corro e un po' cammino, non è un disonore nelle mie condizioni, facendo in un solo giorno un terzo di quanto ho fatto negli ultimi 4 mesi arrivare stremato alla fine, anzi, ho anche l'onore di essere accompagnato a un ritmo di corsetta di 7.00 al km dal mitico Mauro Ciarrocchi che chiacchierando mi aiuta forse non a superare la crisi, ma quanto meno ad arrivare in fondo. Come dice lui, meglio averle in allenamento che in gara le crisi, e poi ragazzi, correre con chi ha corso più volte quella gara che per me probabilmente rimarrà solo un sogno per tutta la vita è davvero un onore, e spero la prossima volta di non doverlo far aspettare.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-86889313124782397982012-03-28T11:56:00.001+02:002012-03-28T11:56:56.005+02:00Ultra Vegan Man<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-VYYEG0Pgaaenai8D5WBBSSQ1Y-63rgJO6rZtiUX9UwCLM9Ck3cP4He0jREFmTLnW4RogsA4_4bsOZYDqEFrrksOrzglDnsfrx3-7YULxSvnVY4BSMTS69QSp5DzT-xarlUr-GEDZQ-ca/s1600/ultravegan.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-VYYEG0Pgaaenai8D5WBBSSQ1Y-63rgJO6rZtiUX9UwCLM9Ck3cP4He0jREFmTLnW4RogsA4_4bsOZYDqEFrrksOrzglDnsfrx3-7YULxSvnVY4BSMTS69QSp5DzT-xarlUr-GEDZQ-ca/s1600/ultravegan.jpg" /></a></div>
No, non preoccupatevi, non è un autocelebrazione... ma l'articolo di copertina dell'ultimo numero di 3/GO una delle più importanti rivista di triathlon al mondo, che celebra nella sua copertina Rich Roll, uno dei più forti atleti al mondo quando le distanze diventano impossibili per tutti (triplo e quinduplo ironman).<br />
<br />
L'articolo è davvero ben fatto e celebra come Rich Roll in pochi anni sia passato da pigro uomo sulla mezza età, a campione indiscusso nelle gare di resistenza più estreme come l'ultraman.<br />
<br />
Rich Roll in pochissimi anni ha modificato radicalmente la sua dieta, diventando appunto vegan, ha modificato completamente i suoi allenamenti, si è posto degli obiettivi e li ha raggiunti, un vero esempio di quello che in gergo si direbbe "un vero duro".<br />
<br />
Solo sei anni fa era 25 chili di sovrappeso, non si allenava da tanti anni e l'idea di fare anche solo 10 miglia di corsa era difficilmente ipotizzabile. Oggi la sua intera vita ruota attorno alle corse arrivando a risultati davvero inimmaginabili. L'articolo è davvero bellissimo e lo consiglio, al di là dell'aspetto sulla dieta vegan che ovviamente mi interessa, a chiunque abbia voglia di capire come un uomo può spingersi oltre i propri limiti e raggiungere obiettivi davvero ammirevoli.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-80135150214504688012012-02-06T14:33:00.002+01:002012-02-06T14:33:27.095+01:00Cucina Vegan<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-r-SaIyVww08doCTasiGjpyOzYXdUJf-K4oY5ng9KMHL75zpvoKfZ25XxNuxgkkoHA0mHzRsP1IflqVi2Ve2B_5kJox5YB6wpYGPW3Uid4FmW9p_iwej0lhhro25ELUU8FI2wIog7vnm_/s320/img_poc47_83.jpg" width="320" /></div>
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In questo periodo mi alleno poco e di conseguenza curo poco il blog, l'inverno è più che altro dedicato a mangiare, e allora perché non fare un bel post di cucina? </div>
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Sono cuoco su un sito che ho creato con alcuni amici di ricette <a href="http://www.ricettevegan.it/">vegan</a> e da oltre due anni li di tanto in tanto pubblichiamo ricette cercando di dare sempre un taglio attento alla nutrizione con tanto di tabelle nutrizionali e proprietà nutritive.</div>
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<br /></div>
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Personalmente ho sempre ritenuto la dieta vegan molto adatta allo sport, anche se certamente servirà fare attenzione a utilizzare alimenti abbastanza proteici, per via dell'alto uso delle proteine fatto dallo sport, ma per fortuna la dieta vegan non è certo povera di alimenti molto proteici come il <a href="http://www.ricettevegan.it/ingrediente_seitan.html">seitan</a>, il <a href="http://www.ricettevegan.it/ingrediente_Tofu.html">tofu</a> o il <a href="http://www.ricettevegan.it/ingrediente_tempeh.html">tempeh</a>, alimenti che hanno quantità proteiche di tutto rispetto (anche oltre i 20 gr ogni 100gr di prodotto) e capaci di soddisfare così qualsiasi esigenza.</div>
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O anche il semplice <a href="http://www.ricettevegan.it/ingrediente_latte-di-soia.html">latte di soia</a> che in quanto a proteine non ha nulla da invidiare al suo sosia vaccino, ma con decisamente meno grassi. In generale credo che la dieta vegan non abbia proprio nulla da invidiare ad altri tipi di alimentazione, e anzi specie nello sport possa trovare il suo massimo, esattamente come afferma Brendan Brazier nel suo bellissimo libro.</div>
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Se volete dare un'occhiata alla mie ricette pubblicate su <a href="http://www.ricettevegan.it/">ricette vegan</a>, potete dare uno sguardo <a href="http://www.ricettevegan.it/cuochi_det.php?id=pier">qui</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-65371930782871395872011-11-24T09:32:00.001+01:002011-11-24T10:20:50.190+01:00Alimentazione pre gara<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ0E286A9BfpAf70KtHFZzAnZwP-JtptqcfkWaHk13EeVN3uIi6JWMcIKFxhPuKagKMMfV3yb92016H7wl0WlI8IlewjR7kTzfHMIZlEmXI8Ujbj6l8zSaKk8GYZ2vfLfHj8popkY0CtVx/s1600/avocado.jpg" /></div>
<br />
Non esiste giornale o rivista sportiva che ogni mese non vi porti le nuove teorie bislacche sull'alimentazione pre-gara, chiunque corra o abbia corso in vita sua ha sentito tonnellate di teorie pseudo-scientifiche su come alimentarsi per la gara, sia essa una granfondo ciclistica o una maratona o un ironman, troverete soluzioni che variano dalla dieta del maratoneta (3 giorni solo proteine, 3 giorni solo carboidrati), alla colazione del ciclista (mezzo chilo di pasta alle 4 di mattina) a soluzioni svariatamente bislacche che prevedono abbuffate di carne la sera prima, piuttosto che scorte di pasta da mangiare in corsa, insomma tutti hanno la loro teoria, quanto efficace poi è tutto da valutare.<br />
<br />
Partiamo da un presupposto fondamentale, ovvero che per fare qualsiasi sport ci serve "energia", e l'energia per il corpo umano può essere sotto varie forme.<br />
<br />
-La più semplice e facile da prendere è il glicogeno, la riserva di zucchero del nostro corpo, che mediamente si attesta attorno ai 450 gr in un individuo adulto, tra riserva muscolare e riserva epatica, il glicogeno è la forma più semplice di energia utilizzabile, purtroppo le riserve ci forniscono poco più di 1600 calorie, ovvero in un'attività intensa poco più di 90 minuti, superati i quali la nostra prestazione non potrà più contare sul glicogeno (se fino a quel momento abbiamo usato solo glicogeno).<br />
<br />
-La seconda fonte di energia che il nostro corpo ha come riserva sono i grassi, i grassi costituiscono una riserva quantitativamente molto più elevata del glicogeno (un individuo di 70 kg con massa grassa al 10% ha 7kg di grassi di riserva per un totale di circa 50.000 calorie, energia sufficiente a fare quasi un intero tour de france). Ovviamente non possiamo contare su tutto il nostro grasso di riserva perché una percentuale (3% negli uomini 9% nelle donne) è grasso essenziale e quindi non intaccabile pena portare l'individuo prossimo al rischio di morte, ma ci resta comunque molto grasso su cui contare per la nostra attività.<br />
<br />
-Altre fonti di energia (le proteine ad esempio) sono da sconsigliare perché la trasformazione in energia è molto costosa per il nostro organismo e inoltre ci serve lasciare le proteine al loro posto e alle loro funzioni anziché usarle come energia, quando abbiamo energia migliore a meno costo, sarebbe come accendere un fuoco con dei mobili luigi XIV quando abbiamo molta legna vecchia secca in cantina.<br />
<br />
La maggior parte delle diete degli sportivi si è concentrata sul glicogeno, cercando meccanismi spesso un po' astrusi per aumentare le nostre riserve, cosa tecnicamente possibile sia chiaro, ma in una percentuale davvero ridotta (al massimo potremo portare da 450gr a 500gr) e che ci può garantire si e no 10 minuti in più di autonomia, cosa che magari è importante per un maratoneta di punta (uno da 2h10), ma che poco serve a chi fa attività che vanno ben oltre le 4 ore.<br />
<br />
Quello che invece serve fare è concentrarsi sull'utilizzo dei grassi nello sport, comprenderne i meccanismi, e trovare una combinazione glicogeno - grassi che ci fornisca un rendimento molto alto e al contempo una resa nel tempo molto prolungata.<br />
<br />
Il problema dei grassi è fondamentalmente uno, la loro trasformazione da grassi a zuccheri comporta del lavoro per il nostro organismo, e questo necessariamente diminuisce la nostra prestazione, perché il nostro corpo oltre a correre ha un'altra attività da svolgere, serve quindi cercare in tutti i modi di agevolare questo processo. Come?<br />
<br />
Il "trucco" è quello di fornire al nostro corpo dei grassi di facile utilizzo, non tutti i grassi sono uguali, nè da un punto di vista estetico nè da un punto di vista chimico, ciò che a livello chimico differenzia (e cataloga) i grassi sono i doppi legami di carbonio della sua molecola, il nostro corpo deve scindere questi legami per poter utilizzare i grassi, quindi più legami ci sono più faremo fatica a scindere questi legami. Per convenzione si parla di catena corta (fino a 6 legami) catena media (fino a 12) lunga (fino a 18) e lunghissima (fino all'infinito e oltre).<br />
<br />
Sui grassi ci sarebbe da scrivere libri, in questo post che sta già diventando troppo lungo mi limito a dare alcuni consigli, innanzitutto aumentare il più possibile gli omega-3, questo perché gli omega-3 ci aiutano a rompere gli altri acidi grassi e quindi a trasformarli in energia, inoltre gli omega-3 stessi sono un'immediata e fantastica fonte di energia. In secondo luogo consumare grassi facili da rompere e di semplice digestione. Tra questi da raccomandare ci sono: Avocado, alcuni tipi di frutta a guscio oleosa (mandorle, noci), l'olio di cocco, che è un grasso semplicemente strepitoso, l'olio di semi di lino (composto quasi unicamente da omega-3), Olio di canapa (o semi di canapa) ricchissimo anch'esso di omega-3.<br />
<br />
Prossimamente parleremo anche di allenamento "in gara", termino il post con la colazione che ho fatto prima del trail di domenica scorsa, come esempio di tipo di cose che possiamo mangiare pre-gara<br />
<br />
Smoothie con:<br />
1 Banana<br />
150 gr di Avocado<br />
100 gr di Açai<br />
30 gr di Cacao<br />
1 Pera<br />
20 gr di Olio di Semi di Lino<br />
5 gr di Guaranà<br />
<br />
A parte ho poi mangiato qualche manciata di mandorle.<br />
<br />
Un mix così contiene tutta energia facile da digerire (quindi una colazione così si può fare anche 90 minuti prima della gara) e di facilissimo utilizzo durante la gara.<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-4495246596735248572011-11-21T14:53:00.001+01:002011-11-21T17:59:21.400+01:00MUTBS - Maddalena Urban Trail<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEincPOk9953LW0TVRLNzrs6K5Sddu7QQ0crOP_sN-lgtTgc_yZ1OLIYfzKajxBSpKPBvYxVuOM3Ecems9BDQCangmeWb6bgbu8jKBPiIH5a-DI3okO6N33mUbZx3xj3Vo6CZ80pNb-mfU_y/s1600/umtbs.jpg" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Ecco concluso il mio primo trail, con tanta soddisfazione e un po' di rammarico per almeno un errore che mi è costato caro in termini di classifica, che comunque rimane positiva, visto che a occhio sono nella prima metà, e per essere la prima gara e per non essere affatto un runner (nè tantomeno uno skyrunner) va più che bene.<br />
<br />
Veniamo alla gara, primo commento è "durissima" non mi immaginavo una cosa così impegnativa, davvero massacrante, percorso con tratti molti tecnici e tratti disumani.<br />
<br />
Pronti via si fa un giretto in castello a velocità "controllata" che per la cronaca era abbondantemente sotto i 5 al km e poi si inizia a scendere verso i piedi della Maddalena, da lì prime rampe dei sentieri, tratti ripidissimi ma tutto sommato tengo ampiamente botta, sono in un gruppetto di 5-6 persone che viaggiano molto e mi tengo alla loro coda, passiamo molta gente e siamo abbondantemente nei primi 100, dopo un pezzo di Panoramica (la strada cementata per le auto che sale al monte) ci spostiamo sui sentieri, qui inizia il primo problema, entriamo in un sentiero a destra, io seguo il gruppetto e non faccio a tempo a vedere se le indicazioni sono giuste, sta di fatto che il sentiero è comunque indicato con le normali strisce gialle del percorso, ma purtroppo è un percorso sbagliato (scropriremo poi essere l'arrivo della 43!!) e così ci facciamo oltre 2km di troppo e perdiamo 15 minuti prima di rimetterci sul sentiero corretto, come se non bastasse il tempo perduto ci troviamo intruppati in mezzo a gente lenta in un tratto molto lungo dove passare è impossibile (sentiero strettissimo e strapiombo) non ci resta che camminare purtroppo come fanno tutti, in un unico breve tratto di discesa tecnicissima ci si butta a capofitto per passare un po' di gente lenta, qui mi rendo conto che le mie scarpe da running sono assolutamente sbagliate per il tipo di gara, per almeno un'ora i sentieri sono strettissimi e non esiste mai un punto per superare, ogni tanto si passa una persona, ma la coda è lunga e il tempo perso davvero tanto.<br />
Il resto della salita è più adatta ai sorpassi, ma purtroppo qui la pendenza è improponibile i passaggi molto tecnici e onestamente passo poca gente ma per lo più ormai salgo del passo tenuto dagli altri, anche perché comunque la priorità è terminare la gara, non certo il risultato.<br />
In cima al ristoro mi aspettava mio padre che aveva fatto la salita in bici, mi fermo un paio di minuti abbondanti, riempio la borraccia di te caldo, mangio qualche zucchero e mi butto in discesa, convinto che ormai ci sia solo discesa (illuso!!!).<br />
La discesa non è poi tanto male, temevo molto peggio, alcuni passaggi tecnici ma anche un po' di tratti in cui lasciare andare le gambe senza rischiare di ammazzarsi, durante la discesa sento gente parlottare di famigerati "1000 scalini" penso sia uno scherzo o il nome bizzarro di una località, invece scopro essere una realtà!!!, 1000 scalini uno dietro l'altro, il gps segna 180 m di ascesa in 650m una follia pura, se le gambe fino a quel momento erano distrutte, dopo diventano davvero morte, il resto della cosiddetta discesa (che presenta comunque altri 2-3 strappetti) procede per lo più di inerzia, la salita finale al castello la faccio per lo più camminando, aiutando a salire un ragazzo vicentino che era caduto poco prima e stava raggiungendo il traguardo grondando sangue, grandissima tenacia davvero.<br />
Prima esperienza davvero bella, peccato non aver conosciuto rocha (attendo il tuo blog per sapere come è andata), peccato l'errore di percorso, (scorporando dal gps il tratto sbagliato ero abbondantemente nei 100), e se contiamo il tempo perso per i rallentamenti forse potevo fare davvero bene, peccato sarà per la prossima volta, ad ogni modo tutta esperienza e tutto allenamento.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-57825065682960936862011-11-09T14:41:00.001+01:002011-11-09T14:41:16.587+01:00Novembre pazzerello esci col sole....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3XSBIzqWo4BFXPuPS8GjGxhWV0ZtxxT90MNILmYuosIotZp-TyUJ6heUf7xfBLfQnVIShHLj-IuzOpqfrRhoJwTKiVpEgHla4XFYnsFtGj-Z88a1Y2INvXqmNfBwtxkgqKrbknh9Jjcfr/s1600/pioggia.jpg" /></div>
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Visto che l'orologio qua a fianco ticchetta e sto benedetto primo trail sta arrivando in questi giorni tocca allenarsi a piedi e non rifugiarsi in piscina, questo nonostante un meteo che definire capriccioso è dire poco.<br />
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Lunedì sera visto che finalmente cominciavo ad avere meno dolori dalla salita di giovedì ho pensato bene di uscire nonostante la pioggia, per fortuna poi poco dopo la mia uscita ha praticamente smesso e ho quindi più che altro dovuto correre evitando grosse pozzanghere (o finendoci dentro in pieno), ma tutto sommato l'orario e la temperatura hanno reso la corsa molto piacevole, uscita di 12 km con 200 metri circa di dislivello su un paio di strappetti ma niente di che, e alla fine ho chiuso con ottime sensazioni, tenendo 5 netti al km di media ma più di tutto la sensazione di aver corso con molto margine, che in ottica trail va molto bene.<br />
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Oggi invece il meteo è passato dai temporali che hanno allagato tutto a una favolosa giornata primaverile, 18 gradi, neanche una nuvola in cielo, e ho così pensato di fare il primo vero e proprio allenamento in ottica trail, 9 km sui due colli qui del paese, un totale di 350 m di dislivello, ma più che altro tutti concentrati sulle due salite entrambe ben oltre il 10%, inoltre discesa molto tecnica dal secondo colle che mi ha permesso di valutare le mie capacità discesistiche su strappi al 15% con terreno ancora umido. Ho anche indossato la cintura portaborraccia, non tanto perché su 9 km avessi davvero il bisogno di correre con la borraccia (anche se poi visto il caldo si è rivelata una buona idea) ma perché volevo provare in ottica <a href="http://vegan-biker.blogspot.com/2011/11/tic-tac-tic-tac-mutbs-in-arrivo.html">MUTBS</a> cosa comportova correre con quel tipo di cintura.<br />
Una volta trovato come sistemarla non mi ha più dato un granché di fastidio, per il resto il tempo è più che soddisfacente: 5.40 al km, che spazia dai 7.40 della salita al 12% di media ai 4.35 dei tratti pianeggianti.<br />
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Ora non resta che fare ancora una settimana di carichi di questo tipo e poi scaricare 3-4 giorni prima della gara, e vedere se sarò pronto o no, non dico per un buon risultato ma almeno per terminarla senza troppo affanno.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-47897340182638820822011-11-07T12:14:00.000+01:002011-11-07T12:14:10.404+01:00Tic Tac Tic Tac... MUTBS in arrivo....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu13HkUVym-dcEA98_hHt3Em36yuG1utpUmxXTZlpcFuWIAeRjvrJIZcguX4ex9ccXj6f2Tb3zkc7Vl9xMCT2UD69J9nmf61uTveNG35TTerVH4y0PTmRaAt1J-hjCQre6H5S4rM6PJ66v/s1600/tictac.jpg" /></div>
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L'orologio qui a fianco è abbastanza impietoso e segna con ahimè terribile mancanza di pietas lo scorrere dei giorni da qui alla prima gara di trail di tutta la mia vita, solo dodici giorni (12 giorni, 12 ore e minuti che continuano a calare...).<br />
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Mi sono fatto convincere da Rocha a farla, e l'idea mi galvanizza molto, ho sempre amato e apprezzato i grandi corridori di trail (da Olmo a Jurek) e allora anche se su un percorso sicuramente semplici per questi grandi nomi inizierò anch'io quest'esperienza. Il problema è appunto il tempo e il suo scorrere inesorabile, ho fatto settimana scorsa la mia prima salita di corsa a piedi, e tra dodici giorni farò una gara con 1300m di dislivello in 23 km, un po' di incoscienza c'è di sicuro (anche se va beh d'estate cammino spesso in montagna e dislivelli simili ne faccio senza problemi). Il problema è capire come tutto questo si integrerà con la corsa e non con la camminata, anche perché per una salita fatta settimana scorsa ho finito stamattina di avere dolori ai polpacci, oggi riproverò con una cosa più pianeggiante e domani riproverò di nuovo ocn un percorso di salita, sperando di arrivare pian piano a una condizione un minimo decente per ultimare questa gara, anche perché a parte ultimarla (su cui non ho dubbi) il resto è tutto un'incognita e sarà una scoperta.<br />
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Indi per cui meglio mettersi subito ad allenarmi e parlare meno peché qui a forza di parlare i minuti scorrono e il tempo si riduce sempre di più. Tic tac tic tac tic tac....Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-14567743582986120702011-11-03T10:15:00.000+01:002011-11-03T10:15:04.031+01:00Clorofilla<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyb0UtNS-v0NHAQQDfGlNqiGLLLKACIjlZSKJkU_I2g0rQYS7jUh9anBXkI9wQtAqlMqCtMx95cpm4nSBttnBIyyomTvhdHmx9ImAieqXQfwEMlfBrI5CXdIQjOe7sHGbx9o_DZ7sMvxKq/s1600/clorofilla2.jpg" /></div>
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Normalmente la cultura alimentare degli sportivi si limita a "proteine" e "carboidrati" (che per la maggior parte delle persone vogliono dire carne e pasta), in rari casi le conoscenze si estendono a qualche minerale principale (ferro e calcio) e a due o tre nomi di vitamine, senza in realtà conoscere più di tanto le funzioni che si celano dietro questi nomi (C, K, PP, B6). Ma in realtà i nutrienti e i micronutrienti sono decisamente molti di più e soprattutto spesso sono quelli meno noti a fare davvero la differenza sulle nostre prestazioni.<br />
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La clorofilla, un nutriente assolutamente ignoto ai più, o meglio tutti abbiamo studiato la fotosintesi clorofilliana, ma ignoriamo che esso sia anche un nutriente per il nostro corpo, e forse uno dei nutrienti più importanti in assoluto.<br />
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Innanzitutto serve capire cosa è la clorofilla, ovvero quella sostanza che permette alle piante di tenere in piedi questo disgraziato pianeta, una sostanza che da sola garantisce la vita, e non solo delle piante. A livello biologico la clorofilla assomiglia all'emoglobina, con la differenza che non trasporta ferro ma magnesio.<br />
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Negli ultimi anni moltissime ricerche stanno cercando di capire gli effetti benefici della clorofilla sul corpo umano e i risultati sono strabilianti, tra i più importanti ci sono sicuramente l'aumento dei globuli rossi (con tutti i benefici che esso comporta), purificazione del fegato (il fegato è l'organo più importante di tutto il corpo, e come ci insegna la medicina cinese tutte le nostre energie partono proprio dal fegato che è tra l'altro riserva importante di glicogeno), porta aiuti al sistema vascolare e a molti problemi legati ad esso (vene varicose etc), aiuto per i diabetici e per gli asmatici, infine migliora il drenaggio nasale e le vie respiratorie in generale. Se a questi aggiungiamo che è un ottimo tonico umorale, favorisce l'assorbimento del calcio e ci porta molto magnesio, possiamo già capire quanto sia importante fare attenzione ad assumere molta clorofilla tramite la nostra dieta.<br />
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A livello simbolico potremmo dire che la clorofilla porta dentro il nostro corpo l'energia del sole, a livello più pratico è il più potente antiossidante che la natura ci offre, ottimo per impedire l'assorbimento di tante porcherie che la nostra vita ci fornisce, dall'inquinamento al cibo sbagliato, la clorofilla combatte tutte queste sostanze cancerogene dall'interno del nostro organismo impedendone l'assorbimento nello stomaco e nell'intestino.<br />
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La domanda ora è "Dove la trovo sta cacchio di clorofilla?"<br />
La risposta è tutto sommato semplice, la clorofilla ha una caratteristica unica, rende verde tutto ciò che tocca, e di conseguenza tutto ciò che è verde è stato baciato dalla clorofilla, anzi più una cosa è verde più è pieno di clorofilla. Tutto sommato è anche più semplice che leggere complicate tabelle nutrizionali e districarsi tra microgrammi e picagrammi.<br />
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C'è un'alga di cui <a href="http://vegan-biker.blogspot.com/2011/08/chlorella.html">ho già parlato ampiamente in questo blog</a> che ne contiene più di qualsiasi altra, ovviamente sto parlando della clorella, il cui verde pigmentoso lascia pochi dubbi circa l'altissima presenza di clorofilla, per chi di voi la usa saprà bene che mezzo cucchiaino da caffè di clorella può colorare di verde intenso anche 2 litri di acqua. La clorella è l'organismo vegetale più ricco di clorofilla, e un suo consumo quotidiano (che non rimpiazza di certo il consumo di verdura a foglia verde) sarebbe da raccomandare a chiunque sportivo o no.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-40883254368788720652011-11-02T14:19:00.002+01:002011-11-02T14:19:44.181+01:00My Personal Via Crucis<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2zXbQ3NG9AFmqpJBXtuKd4Hs2ulkRL72pxqYzKR1HmFg2aknJwK7slHUu3t5OjidR0ZleMnv2c1Aw99u6hzbldhzmxmZSKcQsG9qfmfno7_OSwTbOpRLzxRydsX-ak2eIvxixKzSPkEbi/s1600/viacrucis.jpg" /></div>
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La corsa è un mondo per me relativamente nuovo, e conosco poco di come ci si allena, inoltre cercando in giro si trovano mille cose discordanti, tabelle di tutti i tipi che ti insegnano a fare tutto e il contrario di tutto, così ho pensato che non per peccare di modestia, ma che come non ho mai seguito grandi tabelle per allenarmi in bici, forse non devo seguire grandi tabelle neanche per la corsa, ma fare semplicemente ciò che l'istinto mi dice di fare. </div>
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Così ho deciso di fare un po' quello che ho sempre fatto in bici, ovvero tanta salita e tanta fatica, mi è venuto in mente che in paese c'è una bellissima salita che in bici non affronto mai per via delle pendenze eccessive ma soprattutto del fondo stradale non adatto a una bici da corsa (sterrato, sassi, cemento), è la salita che da San Rocco porta al Santuario della Stella, sulla quale gli artisti del paese hanno allestito una bellissima via crucis artistica (che prima o poi fotograferò e posterò). Una salita di 1,7km al 13% con dislivello di 220 metri. Il fondo come dicevo è semplicemente pessimo, la prima parte è un cemento molto brutto ma tutto sommato accettabile, verso la fine sono grossi sassi, da scavalcare (per la gioia della caviglie). La discesa l'ho fatta lungo il versante accessibile alle auto per rispetto delle mie caviglie che non avrebbero gradito ridiscendere dallo stesso lato.</div>
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La prima cosa che ho voluto controllare è stato il tempo, da buon ciclista so che una salita si misura in minuti e in VAM, e sono rimasto piacevolmente sorpreso a scoprire di essere salito a un passo medio di 7.47 al km con una VAM di 950, rispettabilissima anche se fossi stato in bicicletta, e tutto sommato senza neanche forzare più di tanto.</div>
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In totale il giro era di poco più di 7km e ho tenuto un passo medio di 5 e 40, avrei pensato molto peggio, la prossima volta voglio aggiungere un'altra salitina qui in paese per aumentare un po' il dislivello, ma anche per portare il chilometraggio vicino ai 10km.</div>
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Ora non so se questo tipo di allenamento paghi o meno, essendo cresciuto vedendo i film di Rocky mi piace credere di si, ma al si là di tutto l'ho trovato molto più appagante che girare in tondo come uno scemo su un anello, quindi credo che per quest'inverno almeno una volta a settimana aggiungerò un allenamento di questo tipo, certo terrò comunque anche un'uscita lunga in pianura, ma devo dire che è davvero piacevole correre in salita, provare quelle sensazioni della bici, lo stesso vale per la discesa, scendere a meno di 4 al km senza fare un minimo di fatica (se non quella di controllare le gambe per evitare di ruzzolare a terra).</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-46201699604216667442011-10-28T16:51:00.001+02:002011-10-28T16:51:17.826+02:00Dal glicogeno ai grassi, la resistenza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnms6eeA4AhalYAV7cyOWd6VvYjyZBBLe2L9YkBicI-cKBeeHECfSGnOiwSt6ymT1pISgkyUH8_NgBD90Ox4C-ZGdGj_GwI3GOsCODFAta0fmQqCCLfGV7GZwPUyx7fQqDC0MNAkEu1WSO/s1600/road.jpg" /></div>
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Torno a parlare di bicicletta, il motivo per cui era nato questo blog, ma spesso dimenticato, specie in questo periodo in cui sto più allenando il nuoto e la corsa che la bici, perché in ottica triathlon sono decisamente i punti carenti (come del resto dimostra il <a href="http://vegan-biker.blogspot.com/2011/10/medaglia-di-legno.html">recente test</a> effettuato).<br />
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Resistenza e potenza sono i due punti chiave dell'allenamento in bicicletta, tanto facili a dirsi quanto difficili a ottenersi, entrambi sono figli di un'alchimia delicata di allenamento e alimentazione, alchimia, perché non si ottiene niente allenandosi correttamente e basta, e non si ottiene niente mangiando correttamente e basta, occorre far bene entrambe le cose, cosa tutt'altro che semplice, soprattutto se poi oltre alla resistenza occorre allenare anche la potenza, perché gli allenamenti sono diversi e l'alimentazione è diversa, e quindi occorre saper bilanciare tutto come degli orafi.<br />
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Veniamo però alla resistenza, fattore assolutamente fondamentale in corse lunghe, spesso si ignora il fattore bio-chimico che sta dietro alla resistenza, e si pensa ad essa solo come un semplicissimo "allenarsi a essere più resistenti", cosa completamente sbagliata. Il nostro corpo per fare qualsiasi attività ha bisogno di energia (glucosio) e il glucosio lo può prendere da due riserve diverse, il glicogeno e i grassi, il primo è immediatamente disponibile, viene rilasciato in pochissimo tempo ed è il combustibile per eccellenza, il problema è che le riserve sono limitatissime (tra fegato e muscoli anche uno sportivo allenato immagazzina si e no 450 gr di glicogeno) sufficienti si e no a 90 minuti o poco più di attività sportiva intensa, superata la quale l'atleta deve necessariamente introdurre zuccheri o non potrà proseguire pena un calo drammatico delle prestazioni, il problema è che il nostro organismo ha seri problemi a continuare ad alimentarsi durante lo sport (al ritmo di almeno 200 gr di zucchero l'ora), pertanto occorre cercare nel corpo altre fonti di energia, che terminato il glicogeno permettano all'atleta di proseguire la prestazione in maniera comunque buona.<br />
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La fonte sono ovviamente i grassi, ma il problema è che la trasformazione dei grassi e il loro utilizzo è tutt'altro che semplice, e il nostro corpo deve essere da un lato allenato in maniera ottimale a saper trasformare i grassi in zuccheri durante l'attività sportiva, ma deve anche avere molti accorgimenti alimentari che gli permettano l'uso dei grassi.<br />
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Questi accorgimenti si dividono in due tipi, il primo è quello di fornire al nostro corpo grassi in grado di essere facilmente trasformati in zuccheri, non tutti i grassi sono uguali e ci sono grassi più semplici da scindere e grassi più complessi. Il fattore principale di differenziazione sta nella lunghezza della catena carboniosa, ovvero da quanti atomi di carbonio li compongono. Da 1 a 5 atomi sono detti a catena corta, da 6 a 12 a catena media oltre i 12 si parla di catena lunga. In sostanza più atomi di carbonio ci sono, più legami dovremo rompere per poter utilizzare quell'acido grasso. Quindi è chiaro capire che per fare sport è importante assimilare acidi grassi a catena corta o media, mai a catena lunga, inutile dire che la stragrande maggioranza dei grassi comunemente ingurgitati anche dagli sportivi sono a catena lunga, in alcuni casi anche lunghissima. Ad esempio il comune acido palmitico, contenuto nell'olio di palma (usatissimo nei prodotti industriali) ma anche in latte, burro, formaggi e carne ha 16 legami di carbonio, l'acido miristico (presente anch'esso nei derivati del latte) ha 14 legami di carbonio.<br />
Al contrario ci sono acidi grassi di buona qualità che sono a catena medio-corta, come ad esempio il grasso di cocco, l'avocado, grassi che sono immediatamente disponibili e che possono costituire un'ottima energia per lo sportivo.<br />
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Il secondo accorgimento si chiama grassi saturi essenziali, ovvero gli omega-3 e omega-6, acidi grassi che ci aiutano proprio a scindere i legami carboniosi e trasformare i nostri grassi in energia, per questo assumere tutti i giorni omega-3 da fonti di qualità (semi di lino) è fondamentale perché è uno dei pochi modi per garantire di aiutare il nostro metabolismo all'uso dei grassi.<br />
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Resta l'allenamento, perché solo con l'alimentazione si fa ben poco, uscire tanto, fare tanta strada dapprima a ritmi cardiaci più bassi (60-65% della nostra soglia) dove è più semplice per il nostro corpo trasformare i grassi, e via via aumentare insegnando man mano al nostro corpo a trasformare i grassi in energia anche a ritmi più sostenuti fino a quando il nostro corpo non imparerà a trasformare i grassi anche all'85% della nostra soglia.<br />
Ricordiamoci comunque che la prestazione ottenibile con il glicogeno non è comunque mai raggiungibile con i grassi, perché il glicogeno rimane sempre il combustibile principe, quello da usare nello sprint finale, o nella gara breve, mentre il grasso è quello che ci deve sostenere nei momenti comunque intensi ma lontani da quei picchi.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-48965706457160000072011-10-24T17:01:00.003+02:002011-10-24T17:01:39.826+02:00Medaglia di legno!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBb892UGSXjqRnDK3s5qbhpM8MCsU7m5qGHNLMRn1bcioUKrzqUFY5fVg1-Y0f0Uz6h5fkhRjTowT3Dxo1yEh3cZwCOc4mUQteCVlua_yT-e7gtfsXC7gl0OzJhSgGjhRu7JtbX6TAhwHR/s1600/medaglialegno.jpg" /></div>
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Ecco il mio primo triathlon (anche se virtuale) e il primo podio sfiorato (temo anche l'ultimo)... </div>
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Ma veniamo un po' a cosa è successo, <a href="http://www.stefanolacara.com/">StefanoLaCara</a> sul suo bellissimo blog un paio di settimane fa ha indetto un triathlon virtuale, o meglio un modo per confrontarsi sui tempi tra i suoi lettori e altri triatleti, il funzionamento era il seguente registrare i propri migliori tempi in una settimana su 200mt a nuoto, 5km in bici e 1500 a piedi, e spedirglieli, lui avrebbe poi compilato la classifica, ecco oggi sono arrivati i verdetti e mi è toccata la famosa medaglia di bronzo, a soli 5 secondi dal podio per altro ad aumentare ancora di più il rammarico (ovviamente si scherza).</div>
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E' stata un'esperienza comunque interessante perché mi permette di farmi un'idea di come vado rispetto ad altri nelle varie discipline, e quanto meno ho raggiunto l'obiettivo minimo che era quello di fare la miglior frazione in bici (un po' di sano orgoglio da ciclista), per il resto i tempi di chi sa davvero nuotare sono impressionanti, 2.18 sui 200 è qualcosa di marziano (specie se paragonato ai miei 3.13), la mia corsa invece la voglia rivalutare tra un po' di tempo quando avrò ripreso un passo più decente e mi auguro di poter correrli almeno 30 secondi sotto il tempo attuale, ma per ora va bene così. </div>
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Complimenti a tutti gli altri e grazie ancora a Stefano per la bella iniziativa.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-21495122770290999182011-10-24T09:56:00.002+02:002011-10-24T10:00:09.609+02:00Morire di Sport<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUuOkAUBVhHpVReqq1VppYvurXtHyRfJIDoPYzU26GRCE9OmOId5f5JYyZJr7E4M9Uhd2NggLWiUwn3f4dXy2CrSBD949EABW-8cU7hebX5olC3sDcz1k9Qzdb4QEn-QfnTMo_na_dWKVu/s1600/moriredisport.png" /></div>
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Approfitto della tragedia che è toccata ieri a Sic per ricordare (e ricordarmi) questo nefasto 2011 per le due ruote (con o senza motore) ma anche per lo sport in generale.<br />
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Sarebbe sbagliato essere ipocriti e affermare che non ha senso morire nello sport, perché ciò che rende lo sport affascinante per tutti noi che lo pratichiamo e lo seguiamo è anche la sua componente di rischio, sarebbe poi giusto ricordare che nell'anonimato ogni anno in Italia muoiono circa 1000 persone facendo il proprio lavoro, e quasi nessuna di loro facendo un lavoro che amavano, a differenza di Sic, di Tondo, di Wouter, ma resta comunque quel senso forte di impotenza, di consapevolezza che tutto è finito, che davvero facciamo fatica a mandare giù.<br />
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Avevo quattro anni quando vidi in TV quel volo terribile di Gilles Villeneuve, il protagonista dei poster della mia cameretta color rosso ferrari, ne avevo poco più di venti quando la stessa fine toccò a Michele Alboreto, che con lui condivise la rossa e i poster della mia cameretta, nel frattempo avevo visto la fine di Ayrton Senna in un'incidente davvero ancora privo di ogni logica, nel frattempo mi ero appassionato al ciclismo e già lo praticavo quando ho visto quel volo terribile di Fabio Casartelli.<br />
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Quest'anno però sembra che lo sport raggiunga un martoriamento davvero senza precedenti, a Maggio il Giro aveva dovuto dire addio a Wouter Weylandt una delle promesse del ciclismo internazionale, e poco dopo era toccato salutare Tondo Volpini, una dei più grandi interpreti attuali di questo magnifico sport. Poco più di un mese fa l'intera squadra del Lokomotiv Yaroslav è stata spazzata via in una tragedia aerea che non può lasciare indifferente nessuno, tanto meno un tifoso del Torino come me, che a distanza di 52 anni ancora piange una tragedia aerea simile.<br />
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La morte però ieri del Sic ha qualcosa di diverso, perché lui era uno di quelli che eravamo abituati a vedere in terra, a fare schianti assurdi e rialzarsi come se fosse niente, i suoi team manager spesso scherzavano dicendo che se gli avessero trattenuto i soldi delle moto distrutte avrebbe dovuto pagarli lui anziché loro. Forse anche per questo sembra ancora più inverosimile, perché ci si illude che a uno come lui non toccherà mai, invece a 24 anni, nell'anno che sembrava a detta di tutti il suo anno della maturità, un botto terribile lo ha portato via con quel gesto beffardo del destino che fa sì che spetti al tuo migliore amico prenderti in pieno, perché il destino non si accontenta di strappare un ragazzo solare alla vita ma vuole lasciare segni indelebili.<br />
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Aggiungo solo un pensiero a Mario Delle Cave, promessa del basket italiano, destinato a detta di molti a seguire le orme di Bargnani, travolto sul suo scooter da una camionetta dei carabinieri che aveva perso il controllo, morte che davvero grida vendetta, perché ci si può schiantare mentre si apre tutto il gas in una curva, in una discesa pericolosa, ma non perché chi è pagato per garantire la nostra sicurezza si trasforma nel nostro primo pericolo.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-52147479208913170552011-10-10T08:52:00.001+02:002011-10-10T08:52:37.697+02:00Smoothies<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivk4_w-VP4gG6eVaOA3bisXyp5j3C1VylNf08i6UPvdNBMAn-G8dtE5DR0XqTAt-UkZRGJPdX6SB-hXTBk5PGdCG99hNntCauImlg4BbXd83Rmk4RbguQW81vL7LIqHQ_XdJct9Ws1tqQu/s1600/smoothies.jpg" /></div>
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Quando si parla di alimentazione si ricorda sempre alla gente di mangiare "molta frutta", consiglio molto saggio, ma poi per tante ragioni non si mangia molta frutta, al massimo si mangia una mela o un'arancia dopo i pasti, ma difficilmente c'è spazio per più frutta nè tantomeno per frutta diversa. Specialmente gli sportivi che introducono poca frutta e poi si fanno le vitamine in flebo (come tutti i ciclisti ad esempio), scelta che risulta difficilmente comprensibile.<br />
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Gli smoothie sono la soluzione ideale per poter aumentare la quantità di frutta ma allo stesso tempo poter variare tra vari tipi di frutta più particolare e in alcuni casi più difficilmente mangiabile da sola. Si usa il termine americano smoothie perché l'italiano ha un termine generico (frullato), che in realtà comprende sia gli smoothie che quelli che oltreoceano chiamano i milkshake, che sono ben altra cosa e molto meno sana.<br />
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Lo smoothie in sostanza è frutta fresca (o talvolta congelata) frullata, assieme, a ghiaccio, acqua o talvolta cacao o altri ingredienti più particolari (alghe liofilizzate, radici etc). La sua origine è brasiliana ma da oltre 50 anni è diffuso in ogni parte del globo sia come prodotto che tutti si possono fare a casa con un frulaltore da 30 euro, che come prodotto venduto in catene specializzate, vedi il caso di Smoothie King, che di fatto è il "mcdonald's" degli smoothie, con oltre 600 locali aperti negli stati uniti.<br />
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Non credo esista lo smoothie perfetto, esistono tante soluzioni diverse, da quelle più caloriche perché ricche di frutta grassa (come l'avocado) a quelle meno caloriche e meno dolci, riguardo al dolce non amo dolcificare gli smoothie, perché la frutta è già dolce di suo, e anche quando mettiamo del cacao amaro, dovrebbe essere il giusto mix della frutta che gli mettiamo che dovrebbe compensarne il gusto, però non sempre questo è possibile, nel caso sarebbe meglio evitare il saccarosio (zucchero bianco o di canna) ma restare sul fruttosio, la miglior soluzione possibile è senza dubbio il succo di agave (la stessa pianta che distillata fornisce tequila e mezcal) che ha un potere dolcificante molto alto ed è completamente fruttosio.<br />
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A me piacciono smoothie molto densi, spesso da mangiare al cucchiaio più che da bere, pertanto oltre ad usare frutta meno acquosa (banana, avocado) si aggiungono dei cubetti di ghiaccio a metà mix, il ghiaccio crea un immediato effetto "frozen" al nostro smoothie, e oltre a renderlo più piacevole in giornate calde lo rende molto denso.<br />
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Uno smoothie all'avocado al giorno (fatto con metà avocado) sarebbe da raccomandare per tutti, l'avocado ha degli acidi grassi di ottima qualità che sono davvero molto importanti per il nostro organismo, inoltre è una fantastica riserva di energia per il resto della giornata immediatamente disponibile al bisogno, altri ingredienti da raccomandare sono il cacao (che è un ottimo energizzante oltre ad essere ricchissimo di ferro e proteine di alta qualità), ma in realtà può essere un'ottima occasione per introdurre molti altri alimenti che normalmente non introdurremmo, olio di semi di lino, clorella, maca, spirulina, guaranà, tutti prodotti che magari non hanno di loro un sapore molto gradevole ma che se inseriti nel giusto mix di frutta possono risultare anche gradevoli.<br />
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<b>Alcune ricette:</b><br />
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Avocado-pesca: 1/2 Avocado, 1 Pesca, 100 ml di Spremuta d'arancia,3 Cucchiai di succo d'agave, Guaranà in polvere, Ghiaccio, 2 cucchiai di Cacao amaro<br />
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Banana-Açai: 1 Banana, 1 mela, 100 gr di açai surgelato.<br />
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AvocadoPower: 1/2 Avocado, 1/2 Papaya, 1 cucchiaio da the di clorella, 1 cucchiaio da the di spirulina, 50ml di succo di mela, 50 ml di spremuta d'arancia.<br />
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<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieBchXymJxvS28EOrJdmYIYKQq2gs0eHJHtpkH8DykoPWYxtapIQ3yrZfql9GuvneO4sIpkIbR1Fkzgd_GNju8NxnZ18ltkcXJwg4DwrxwekuGWZyOyHvLjOfnLzv51Jcy3kdsN1o15plL/s1600/smoothie_yellow.jpg" /></div>
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Ma divertitevi a improvvisare le vostre ricette preferite con frutta fresca di stagione, con frutta tropicale e cercando il vostro gusto preferito. Io personalmente mangio 3-4 tazze di smoothie al giorno, 2 la mattina e 2 al pomeriggio, volendo possono anche rappresentare una valida alternativa al pranzo, ma ovviamente dipende dalla vostra fame, e dalla vostra predilezione per gli smoothie o per le tigelas, una versione brasiliana degli smoothie molto densa da mangiare al cucchiaio che spesso viene arricchita con frutta fresca e frutta secca.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-64738420438498800652011-09-28T14:42:00.000+02:002011-09-28T14:42:03.463+02:00Persone che incontri al campo di allenamento: Il magrebino<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVKTRP8IN74tZ__ZfK1p37sRQ_w92L6KbAZiqq6pKh6gfpKkyAqsE-ALjQxgIO_IxSLbs44-CRmT_bft0ce8qkXld-rN_xmldED7R19w7HEFTGkKp32rHnhQtuh7Nnfsk_qR8_2Id5AgGG/s1600/runnermagrebino.jpg" /></div>
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Rubo una rubrica che tanto amo all'amico <a href="http://www.stefanolacara.com/">Stefanostrong</a>.... Ovvero la sua rubrica persone che incontri .... dove puntualmente ci racconta dei vari personaggi classici e stereotipati che si possono incontrare nei vari terreni di allenamento del triathlon, spero non me ne voglia se faccio una puntata personale su una categoria fantastica: il runner magrebino.</div>
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Lo incontri in genere nelle varie zone dove si corre in paese o in città, gli anelli dei parchi, o le piste ciclabili, a differenza di tutti gli altri che corrono noti subito che quasi mai ha il gps, indossa una maglietta generalmente non abbinata ai pantaloncini e se gli chiedi che marca di scarpe ha, le deve guardare per dirtelo perché non lo sa.<br />
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Spesso viene la tentazione di accodarti e ti fa morire tenendo 4 e 15 al km, ma è solo dopo che tu sei morto che capisci che stava facendo riscaldamento e si mette a spingere a 3 e 10 con falcate immense e nelle curve ti sembra che si stia piegando come in pista.<br />
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In genere tutti lo conoscono, è il più bonaccione tra i runner che circolano in questi ambienti, se sentirai tutti vantarsi di avere fatto un 10mila in 47 minuti, lui si schernisce dicendo che in fin dei conti i suoi 32 non sono poi niente di che, e che corre solo per passione, mentre di giorno scarica sacchi di cemento da 25 kg l'uno. Il runner magrebino lo senti arrivare da dietro come quando percepisci l'arrivo del tornado, ed esattamente come il tornado, tempo che hai realizzato che ti è dietro lui è già sparito all'orizzonte.<br />
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Se gli chiedi la suo vo2max, i suoi battiti a riposo, la sua frequenza in soglia ti dice che non sa di cosa stai parlando, se gli chiedi quali integratori prende e come si alimenta ti dice che prende cous cous e kebab.<br />
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Il runner magrebino è quella figura che ti fa capire che mentre gli altri sport di resistenza li puoi costruire, corridore ci nasci non lo potrai mai diventare, sarebbe come pretendere di migliorare la nostra capacità di apnea per diventare come i delfini, ma per quanto avremo apnee lunghe risulteremo sempre goffi in acqua, allo stesso modo qualcuno nasce per correre e qualcuno no, l'allenamento migliora tanto, ma il DNA non si può ancora cambiare con nessuna pastiglia di integratore.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-23538639842555165432011-09-25T17:51:00.000+02:002011-09-25T17:51:34.294+02:00Un po' di riassunti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8-02Yhu65gjZq1mw_FIf_KJzYdsAG6OyBZo-MG3tjeHVesOjTiwAWewdiRx44gekq7Ey82XM3eUY8kBxfcpLOlkzNvg0BKsyriurkuG6pNgZqdkqSDf8rTHcaKpA4zuh5XfKQZPV-Dy2U/s1600/Schermata+09-2455830+alle+17.49.44.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8-02Yhu65gjZq1mw_FIf_KJzYdsAG6OyBZo-MG3tjeHVesOjTiwAWewdiRx44gekq7Ey82XM3eUY8kBxfcpLOlkzNvg0BKsyriurkuG6pNgZqdkqSDf8rTHcaKpA4zuh5XfKQZPV-Dy2U/s320/Schermata+09-2455830+alle+17.49.44.png" width="500" /></a></div>
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Oggi sono sei settimane da quando ho cominciato a pensare di preparare il triathlon, e così ho dato un'occhiata al foglio di calcolo che mi tiene traccia degli allenamenti per vedere un po' di numeri, il primo dato è che dopo 6 settimane ho fatto 40 ore di allenamento (6 ore e mezzo alla settimana), il più degli allenamenti concentrati su corsa e nuoto.<br />
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Da settimana prossima passerò a seguire qualche tabella visto che lo scopo di queste prima sei settimane era quello di togliere un po' di ruggine, adesso si può cominciare a fare del lavoro specifico, sia correndo che in piscina, mentre la bici al momento sarà messa da parte con un'uscita settimanale o poco più, anche perché storicametne ottobre è il mese in cui la bici dovrebbe stare ferma e cercherò nei limiti di onorare questa tradizione.<br />
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Ho rubato una tabella di nuoto all'amico Stefanostrong, e ma la sto un po' riadattando, settimana prossima la pubblico qui, si sa mai che a qualcuno possa servire.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3391440219395640410.post-73100734620859534522011-09-21T15:42:00.000+02:002011-09-21T15:42:12.643+02:00Cibi acidificanti e cibi alcalinizzanti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP5vAwq1PU3-39iG6dvTumwK_YA9KmIKISoQtEWWITWIO4J9FOdDjXP-5LCv4enulktXyLqk8V3m_ji7RGKaVRgUIO_byvtBJl3CIH6hkoFibb9hsyrpdMgT0-UkIMLJ4ziqpDFt1Tx2R1/s1600/pHscale.gif" /></div>
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Quando si parla di dieta, di qualsiasi dieta, onnivora, vegetariana o vegana un aspetto che sempre si trascura è la capacità acidificante o alcalinizzante del cibo che stiamo introducendo, mentre in realtà essa dovrebbe essere la prima e più importante cosa da guardare.</div>
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Il nostro sangue ha un Ph (potetenziale di idrogeno) che deve attestarsi sul 7.35, con una possibilità di variazione davvero minima (0,05/0,10), ogni volta che il sangue oscilla dal suo valore ottimale il nostro corpo è costretto a fare uso delle riserve minerarie e vitaminiche per ribilanciare il Ph al suo stato ottimale, questo non solo comporta un grande spreco di energie corporee ma contribuisce ad uno stato di acidosi del corpo.</div>
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Esistono molti fattori che sono in grado di spostare il Ph del corpo, il più importante è sicuramente quello alimentare, i cibi si dividono in tre categorie, i cibi acidificanti, i cibi neutrali e i cibi alcalinizzanti.</div>
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La dieta moderna purtroppo è basata quasi unicamente su cibi fortemente acidificanti quali carni di ogni tipo, pasta e cereali raffinati in genere, latte pastorizzato, zucchero bianco, caffè, dolci e alcolici, inoltre ci sono molti prodotti non alimentari che sono fortemente acidificanti quali integratori sportivi, integratori multivitaminici e medicine. I cibi fortemente alcalinizzanti sono invece le verdure di tutti i tipi, in particolar modo quelle verdi per la presenza della clorofilla che è altamente alcalinizzante, alcuni tipi di frutta (limone, uva, mango), ma anche molti altri prodotti che anche se non sono fortemente alcalinizzanti lo sono comunque anche se in maniera minore, ad esempio tutta la frutta, i semi, e buona parte della frutta secca.</div>
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La nostra dieta deve tendere il più possibile verso un ambiente alcalinico, e quindi dobbiamo cercare il più possibile di introdurre cibo alcalinizzante, questo tipo di cibo permette al nostro corpo di non sprecare risorse, di ammalarsi il meno possibile, e di ottimizzare tutti i processi interni.</div>
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Ora è chiaro che eliminare i prodotti di origine animale è un passo importante verso l'eliminazione dei cibi acidi ma purtroppo non è affatto il solo e può non essere affatto sufficiente, come abbiamo visto moltissimi alimenti della dieta vegetariana sono altamente acidificanti, e se consumati ci creano gli stessi problemi della dieta a base carne, la farina bianca, la pasta, lo zucchero bianco, ma in linea di principio tutti i prodotti elaborati, più un prodotto è elaborato e meno è al suo stato naturale più è cotto e meno è crudo più sarà acidificante, e più perderà ogni suo potere alcalinico.</div>
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Ora non possiamo pensare di introdurre solo cibo altamente alcalinizzante, ma possiamo certo ridurre il più possibile quello acidificante, introducendo più verdura possibile, riducendo i cereali ricchi di amido, riducendo i legumi e cercando di basare tutta la nostra dieta su alimenti il più possibile non elaborati e crudi.</div>
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La salute delle ossa è la prima a essere intaccata da una dieta acidificante, l'osteoporosi è nota per essere causata dall'acidificazione del cibo, che fa prelevare il calcio dalle ossa. Moltissime donne combattono l'osteoporosi introducendo formaggi e latte, convinte che così aumenteranno il calcio nelle ossa, senza realizzare che le proteine del latte sono altamente acidificanti e quindi priveranno le ossa di molto più calcio di quello che sono in grado di apportare, ottenendo così il risultato di avere un deficit di calcio anziché un surplus come sperato.</div>
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E quindi cosa mangiare? Qui sotto la piramide alimentare indicata da Brendan Brazier nel suo libro "The Thrive Diet" credo che il suo approccio sia assolutamente quello più moderato e saggio tra i tanti che si possono trovare in giro. Come si evince dalla piramide da lui proposta, la base della dieta deve essere formata da verdure, seguite da frutta e alimenti proteici (semi e legumi), seguiti dai grassi di alta qualità, e solo in ultimo i cibi ricchi di amido, quasi l'esatto opposto di una dieta vegetariana seguita dalla maggior parte delle persone.</div>
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<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYRzli3xWkFuVz7rxcO3coXw03ztVnrPyzMGjdWG-R46gaxjDvlJv3krE4RApzUvTUK2zhYZrYRXoJv7oEtggO40NPct-gDfOblcGGnm0z_FFBjwWRNyCEv1xsXP6bU8wwACyRsYYlT1VY/s1600/ThriveDietPyramid.jpg" /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/08264092534279633261noreply@blogger.com3