Glossario del ciclista

Spesso mi capita e capiterà di usare termini che per chi non mangia e respira ciclismo possono essere un po' ostici, in questa pagina cerco di raccoglierli tutti e spiegarli da quelli più semplici a quelli più complicati.

50x15 34x17 - I RAPPORTI: I rapporti sono complicati da spiegare come il fuorigioco, ma altrettanto semplici da applicare, la bicicletta da corsa ha due corone (gli anelli dentati) anteriori, generalmente formate da 53 denti quella più grande e 39 quella più piccola, (in molti casi però si monta il cosiddetto compact che ha 50 e 34 denti per ridurre il peso e aumentare l'agilità). posteriormente si montano invece in genere 10 rapporti che vanno da un minimo di 11 a un massimo 29-30, ogni ciclista sceglie questi 10 rapporti a suo piacere, in base alle proprie preferenze, uno dei più classici va da 12 a 25, ma ci sono ciclisti che montano anche un 32 posteriore. Il funzionamento è molto semplice, il rapporto tra i denti anteriori e quelli posteriori moltiplicato per la misura della ruota ci da lo sviluppo metrico della pedalata, ovvero quanti metri facciamo ogni pedalata. Ad esempio se abbiamo 34 davanti e 27 dietro otteniamo:
(34:27) x 2.136 = 2,68m
mentre se usiamo il rapporto più lungo 50x12 otteniamo:
(50:12) x 2.136 = 8,90m
E' semplice capire che tra fare meno di 3 metri per pedalata e farne 9 c'è una grossa differenza in termini di potenza da imprimere al pedale.


ASCESA TOTALE (O DISLIVELLO): In ogni giro che facciamo misuriamo quanti metri in verticale siamo saliti in verticale durante il nostro giro, troverete questo valori indicato in ogni gara che sia una Gran Fondo o una tappa del Giro d'Italia, una salità di media intensità ha un dislivello di 600/700m mentre una gara particolarmente dura può superare i 4000m di dislivello (ad esempio il lungo della Maratona Dles Dolomites)

BIOMECCANICA: Nonostante la parola bio sia molto di moda in questi anni, la biomeccanica non c'entra proprio nulla con il biologico e non è una tendenza new age del ciclismo, ma la scienza che studia i movimenti e le posizioni del corpo umano. Per biomeccanica in genere si intende tutto ciò che riguarda il nostro modo di pedalare, dalla grandezza del telaio, all'altezza della sella, il posizionamento delle pedivelle e tutta una lunga serie di fattori che influenzano in maniera determinante la resa della nostra pedalata, la dispersione di potenza ma anche e soprattutto i dolori del nostro corpo causati da un'errata posizione in sella.

CADENZA: Il numero di pedalate per minuto che effettuiamo quando andiamo in bicicletta. Negli anni le scuole di pensiero sono davvero cambiate radicalmente, fino a metà anni 90 i grandi scalatori erano quelli che sapevano in salita spingere rapportoni lunghi, uno su tutti Marco Pantani, uno che in salita saliva durissimo, e a poche pedalate al minuto (60-65) otteneva grandi velocità, con l'avvento di Lance Armstrong e dei suoi metodi di allenamento tutto è cambiato, Armstrong ha mostrato come salendo agili con frequenze di pedalate molto più alte (attorno alle 85) si poteva sviluppare la stessa velocità ma allo stesso tempo produrre molto meno acido lattico, con il vantaggio che nella gara lunga la gamba restava reattiva per più tempo. Ogni corridore però ha la sua indole e non c'è un solo modo migliore per tutti, per prendere in considerazione i due grandi scalatori dei nostri giorni, Alberto Contador è un corridore agilissimo, che sale con frequenze anche vicino alle 90 pedalate al minuto. Mentre Andy Schleck è in gruppo il corridore che spinge rapporti più duri con frequenze attorno alle 75 pedalate al minuto. Chi ha visto il Tour 2010 ha visto Schleck montare in un tratto di salita al 9% un 53 anteriore, che gli è costato il salto di catena, ma che indica quanto di sua indole tenda a spingere rapporti mostruosamente lunghi.

FC A RIPOSO: Le pulsazioni cardiache del cuore nel momento di massimo riposo, in genere vengono misurate la mattina appena svegli sdraiati a letto. Un individuo normale a riposo ha battiti attorno ai 60/70, i ciclisti assieme ai maratoneti sono i soggetti che hanno una maggiore bradicardia indotta (riduzione della frequenza a riposo tramite allenamento), i grandi del ciclismo sono spesso ricordati proprio per le loro spettacolari frequenze a riposo, Coppi aveva 35, Indurain si dice 29, frequenze che si avvicinano a quelle con cui i fachiri arrivano a dare quella parvenza di morte apparente.  I  battiti a riposo sono uno dei migliori indici di forma fisica, più siamo allenati più i battiti scendono, un cuore che a riposo ha pochi battiti è un vantaggio per un atleta, perché più in basso parte il nostro cuore, meno dovrà salire per arrivare alla stessa potenza, e quindi meno sforzo percepiremo.

FCMAX: Il valore massimo delle nostre pulsazioni (o frequenza cardiaca), generalmente per gli uomini si calcola in 220 - età e per le donne in 226 - età, ma da soggetto a soggetto può avere delle variazioni, anche se non troppo significative.

GPS: Il computer che si monta sul manubrio, che ci indica tutti i nostri dati sia in tempo reale che in media, velocità, pulsazioni, cadenza di pedalata, tempo trascorso, chilometri effettuati e ci permette anche di avere un disegno del nostro giro.

MULETTO: Il muletto è la bici di scorta, in genere quella un po' vecchia e pesante che si tiene in genere per i rulli in casa, o come pezzi di ricambio di emergenza.

VAM: Velocità Ascensionale Media, è il valore della velocità verticale, ovvero di quanti metri saliamo in verticale per ogni ora di pedalata, è uno dei valori più importanti di una salita, perché quello che conta in salita è proprio salire in verticale. Generalmente è un valore che ogni ciclista ha abbastanza costante in ogni sua salita perché più la salita è ripida più rallentiamo, mentre più la salita è facile più acceleriamo, di conseguenza la velocità con cui saliamo in verticale dovrebbe essere più o meno costante.


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