martedì 8 maggio 2012


Devo ammettere che nonostante la scomoditá, scrivere sul blog dal mare ha tutto un altro fascino. 
Ieri ho provato per la prima volta in vita mia la muta, l'acqua é 17 gradi, quindi condizioni ideali, la sensazioni é davvero strana, e sono contento di averla provata prima della gara cosí mi abitueró meglio spero. Il galleggiamento é una vera figata, e senza dubbio la sensazione é di andare piú forte. Ieri ho fatto meno di mille metri, oggi riproveró e vediamo come andrá. Cercheró di aumentare il feeling con il neoprene. Non scrivo oltre perché il mare serve anche a rilassarsi e non voglio stare troppo al pc.

Buone giornate lavorative a tutti da Favignana.

venerdì 20 aprile 2012

100 Candeline


Non mi ero neanche accorto ma il mio ultimo post è il mio centesimo, quindi vale la pena fermarsi un attimo a festeggiare (visto che non lo si può fare per le vittorie, accontentiamoci di queste piccole cose).

Grazie a tutti quelli che da quando scrivo mi leggono e mi hanno letto, il contatore di google dice che siete quasi 2000 al mese, e per quanto mi riguarda mi sembra una vera enormità, ad ogni modo grazie a tutti, sono passati due anni da quando ho cominciato, anche se molto sporadicamente e con lunghi periodi di inattività, sia agonistica che blogghistica.

Il prossimo post del genere lo faccio a 1000 promesso, adesso torniamo a occuparci di cose serie (o facete) e lasciamo perdere le autocelebrazioni ...

giovedì 19 aprile 2012

Il contacalorie


Da qualche settimana ho scoperto e sto utilizzando il sito web cronometer.com, uno dei migliori strumenti che io abbia mai visto per gestire il proprio diario alimentare, e costruire così autonomamente la propria dieta perfetta.

In sostanza cosa fa di tanto rivoluzionario cronometer? Giorno per giorno gli inserisci tutto ciò che mangi, esiste un immenso database che contiene sia i singoli ingredienti che molti piatti confezionati, ovviamente essendo un sito americano (e in sola lingua inglese) è ottimizzato per quel paese, ma ci si trovano tutti gli alimenti che si mangiano comunemente anche da noi. Man mano che inseriamo cosa mangiamo e beviamo, cronometer calcola in tempo reale l'apporto nutrizionale per ogni singolo nutriente, non stiamo parlando del semplice calcolo calorie, proteine, grassi etc, ma di andare molto più nel dettaglio.

Ogni singola vitamina, ogni singolo minerale viene analizzato nel dettaglio, per ognuno abbiamo un valore quotidiano da raggiungere (il nostro fabbisogno) che ci viene preimpostato secondo bisogni standard in base a sesso-peso-età-altezza, ma che possiamo modificare a mano in base a specifiche esigenze, ad esempio un runner aumenterà l'apporto di ferro. Vengono poi analizzati i grassi, e di conseguenza omega3 e omega6, e cosa davvero strepitosa le proteine son analizzate in tutti i loro aminoacidi, per poter così verificare di avere uno spettro completo di aminoacidi in quella giornata. Uno strumento davvero fantastico da usare, molto semplice (il solo scoglio è che i nomi dei cibi sono in inglese, ma tutto sommato con un traduttore online si supera il problema ed è un buon modo per ripassare l'inglese).

Tiene inoltre traccia dei nostri dati biometrici (peso, massa grassa etc) e ci fa dei grafici di andamento, possiamo stabilire obiettivi da raggiungere. Inseriamo nel programma tutte le calorie consumate nello sport, così da valutare il fabbisogno in base al reale consumo.

Inoltre, last but not least, esiste anche l'app per iphone e android per poter aggiornare il diario quando siamo in giro e non dover tornare a casa la sera e ricordarsi cosa abbiamo mangiato durante il giorno. Forse analizzandolo così freddamente il cibo perderà un po' del suo aspetto piacevole, ma specie se facciamo sport è importante cominciare a considerare l'alimentazione come un qualcosa di scientifico e meno come qualcosa di "lo mangio perché mi piace" (ho detto meno, non di non considerare affatto l'aspetto gusto).

Qui sotto vi mostro la schermata del riepilogo dati della mia ultima giornata, per darvi un'idea del tipo di dati che possiamo ottenere.

In alto abbiamo il riepilogo per macronutrienti, e un bellissimo grafico a torta che ci mostra il bilanciamento tra proteine carboidrati e grassi. Più sotto invece c'è il dettaglio con tutti i nutrienti espresso sia in termini assoluti che in percentuale del nostro obiettivo.


martedì 17 aprile 2012

Il Gandosso


E' da parecchio tempo che non faccio una vera e propria recensione di una salita, così approfitto del giro odierno per recensire "Il Gandosso", una breve (ma intensa) salita sulla sponda bergamasca del lado d'Iseo.

Fino a due anni fa era parte integrante della GF Franciacorta, poi l'anno scorso fu tolta dal percorso causa frane e smottamenti che alterarono completamente il tracciato originale, e quest'anno hanno pensato bene di annullare del tutto la granfondo così il Gandosso esce definitivamente da ogni competizione importante e resta una delle tante salite dei monti attorno al lago d'Iseo. 

Il primo km è davvero impegnativo, 12% (punte oltre il 15%) di pendenza media e mai un momento di respiro, poi da lì possiamo quasi pensare che sia fatta, i restanti due km hanno pendenza di poco superiore al 6% (con una sola punta all'11%) e si lasciano pedalare bene, sempre che il primo km non vi abbia spezzato le gambe. La vista del lago dalla chiesetta del paesino in cima alla salita ripaga comunque ampiamente lo sforzo e tutto sommato resta una delle salite brevi più interessanti di questa zona, e con un primo km che non ha davvero niente da invidiare ai 6km centrali dell'inferno dello Zoncolan, con la sola grande differenza che dura un km solo mentre là l'inferno dura molto di più.

Venendo alla mera cronaca, oggi oltre al Gandosso per approfittare di quella che sarà forse la sola giornata di sole della settimana ho fatto poco più di 70km tenendo una media poco sotto i 30km/h, al termina sgambatina di 40 minuti, tanto per ricordare al corpo che non sono più un ciclista e basta ma che ormai è tempo di multidisciplina. Settimana prossima tempo permettendo vorrei fare Muratello e/o San Michele da Ome, salite con pendenze in doppia cifra che sono utili a fare un po' di potenziamento di gamba, anche se tutto sommato vedo che riesco già a tenere i 280-290 watt in soglia, e ad affrontare strappi di qualche centinaio di metri sopra i 400, quindi forse pian piano la condizione sta arrivando, considerando l'inverno passato troppo lontano dalla bici.


lunedì 16 aprile 2012

Allenandosi sotto la pioggia...




Giusto per smentire il post appena pubblicato, e per storpiare un'altra bella canzone, ecco l'weekend ed ecco la pioggia... e puntuale ecco qualche allenamento bagnato, perché quando la condizione latita come nel mio caso attuale è meglio cercare di portare a casa un po' di allenamento anche se il meteo non è clemente.

Sabato mattina per fortuna c'era uno spiraglio di non pioggia e alla ruota di Mauro Ciarrocchi e altri compagni di squadra abbiamo fatto un allenamento molto tranquillo di bicicletta, tre orette per lo più piatte, niente combinato, ma comunque un bell'allenamento piacevole, dove però ho scoperto una cosa un po' meno piacevole che rimando poche righe più sotto.

L'allenamento  a piedi è toccato invece farlo sotto una pioggia battente, 23 km con molti saliscendi, buona parte su sterrato a schivare buche e raccogliere un po' di fango qua e là. Però in generale mi ha fatto piacere, devo cominciare ad allungare le distanze per mettere fieno in cascina, e allenamenti di questo tipo sono utilissimi. Ovviamente ritmo da fondo lento, anche un po' meno se possibile vista la pioggia e l'allenamento in bici che un po' di acido lattico lo aveva lasciato. Specie quando ho avuto la malaugurata idea di inseguire un paio di scatti di Fabrizio su due strappettini, in cui (dati del suo powertap alla mano) siamo saliti a 711 watt. Veniamo alle notizie bomba, quelle che ti obbligano a sederti quando le senti (anche se sei già seduto sul sellino della bici). Mauro arriva con un sorriso strano e poi sbotta "il 26 Maggio saremo la prima società al mondo a...", io quando sento questo tipo di frasi penso sempre dentro di me "magari c'è un motivo se nessuno prima lo ha mai fatto"... comunque torniamo alle parole del Ciarro "la prima società al mondo a fare un allenamento di ironman".

Lì per lì, rimango un po' basito, suppongo che molte società prima della nostra abbiano allenato degli ironman, ma comprendo poco dopo che non avevo capito l'intento delle sue parole, lui non intendeva allenarsi per l'ironman, ma fare un ironman per allenarsi. 

Come avevo spiegato pochi giorni fa il mio programma dell'anno prevedeva un lento avvicinamento alla distanza 70.3, ora scoprire che tra 45 giorni mi cimenterò sull'ironman mi lascia davvero con il glicogeno a zero, anche se non lo nego la cosa mi stuzzica molto.

Ovviamente sarà un ironman facilitato, perché è pur sempre un allenamento. Questo il programma previsto dal grande Ciarro, un'ora di piscina, questa è forse la parte un po' più falsata, perché molti come me non faranno proprio i 3,8 ma qualcosa attorno ai 3, mentre lui e altre bestie della vasca magari ne faranno anche di più. Usciti si monta in sella per i 180km su percorso pianeggiante-avvallonato, qui altra facilitazione, si starà in gruppo, e avremo il supporto di alcuni biker della nostra polisportiva che ci daranno cambi e trenate per non farci stancare troppo nella frazione bike. Cambio, scarpette da corsa e qui le facilitazioni però cominciano davvero a terminare, 7 giri del boschetto di s. Anna su cui ci alleniamo di solito di 6km esatti, saremo supportati dai ragazzi del gruppo running che ci daranno riferimenti, aiuti, supporto correndoci a fianco, ma restano sempre 42 km da correre, di cui la metà su sterrato, e con ben 80m di dislivello ogni giro (di cui uno strappetto davvero tosto che per delle gambe finite può risultare fatale). 

Dentro di me ho sempre pensato che il giorno che avrei fatto una distanza così avrei avuto un bel diploma di finisher della WTC, di certo non l'avrei fatta solo per allenarmi, ma non c'è dubbio che Mauro ha perfettamente ragione ed è importante confrontarsi con una distanza così prima di affrontarla, quindi ben venga, si faticherà, si sputerà l'anima ma si cercherà di arrivare in fondo, in qualche modo, magari anche strisciando... Anzi, probabilmente strisciando.

venerdì 13 aprile 2012

Spiragli di sole


Sono davvero poche le cose che hanno in comune i ciclisti forti e le "schiappe", a parte il fatto di poggiare il culo su un sellino e guidare un mezzo a due ruote ovviamente. Una di queste è l'ossessione per il meteo, che tu sia forte o meno, a nessuno piace prendere acquazzoni in bici, mentre a tutti piace pedalare in una bella giornata di sole. Nasce così quella che è una vera e propria ossessione e dipendenza dai servizi meteo. Volete essere sempre aggiornati su che tempo farà nei prossimi giorni ma non avete voglia di guardare tutti i siti meteo, confrontarli, cercare i più affidabili? Chiedetelo al vostro amico ciclista, vi saprà sicuramente aiutare come o meglio del colonnello Giuliacci.

Non sono esente da queste turbe, e negli ultimi giorni di pioggia c'era una sola certezza, che ieri sarebbe stato il solo giorno di sole di questa settimana, e quindi serviva approfittarne, pena trovarsi un weekend piovoso e freddo. L'idea iniziale era per un giro lungo, poi impegni di lavoro mi hanno fatto restringere il percorso e ho così optato per fare un test su un percorso molto simile a quello che farò in gara tra un mese, con la stessa salita e una quantità simile di pianura e saliscendi come ci sarà lì. Tutto sommato le sensazioni sono anche buone, la salita (8km al 7%) l'ho fatta poco sopra i 18 di media, lontano dai miei migliori tempi, ma comunque più che decente per poter anche attaccare in una gara di Triathlon, in complesso sui 50km di giro ho tenuto i 30 di media, considerando il giro in assoluta solitaria non va poi neanche male, e al termine la gamba stava ancora molto bene e avrei tranquillamente potuto affrontare una corsetta, che per motivi di tempo non ho potuto provare, riproverò un combinato comunque a breve (magari già domattina con la squadra se come dice il meteo ci saranno 4-5 ore senza pioggia durante la mattinata).

Chiudo il post con la TopFive dei miei 5 servizi meteo preferiti in ordine di affidabilità.
  1. Ilmeteo.it (la migliore app per iphone)
  2. 3bmeteo.com (affidabile e previsioni ora per ora)
  3. Sky Meteo 24 (l'unico e solo weather channel italiano)
  4. Accuweather (uno dei più affidabili servizi internazionali)
  5. BBC Weather (gli inglesi sono noti per essere i più precisi sul meteo)

martedì 10 aprile 2012

Quest'uomo sta diventando vegan?


La notizia è di quelle che dovrebbe far tremare l'intero mondo dello sport, perché quest'uomo, piaccia o non piaccia, è l'icona degli ultimi 15 anni di sport, l'uomo che ha sconfitto il cancro e Indurain, e che ora a 41 anni si sta inventando una carriera da triathleta con risultati davvero strepitosi.

In un recente articolo apparso sull'HuffPo c'è una lunghissima intervista con Lance in cui parla di tantissime cose, e tra le varie cose afferma che nell'ultimo mese sta sperimentando la dieta vegan!!!!

Lance racconta che si allena in piscina con Ryp Esselstyn, ex triathleta ed autore di Engine2Diet, non ché figlio di un certo Caldwell Esselstyn, autore di Forks over Knives e medico personale di Bill Clinton, l'uomo che ha convinto il più chiacchierato presidente della storia USA a diventare vegan. Ryp Esselstyn avrebbe invece instillato in Lance il dubbio sulla bontà della dieta vegan nello sport, e così racconta Lance un po' per sfida un po' per prova avrebbe cominciato, pian piano a modificare la propria dieta in maniera 100% vegetale. Prima un giorno, poi due giorni, poi un pasto, poi due, al momento, dopo un mese afferma di seguire 2 pasti su 3 in maniera 100% vegetale, seguendo gli schemi di engine2diet.

Cosa ne pensa, vi chiederete voi? "My energy level has never been this consistent, and not just consistent, but high", che tradotto in italiano vuol dire: Il mio livello di energia non è mai stato così costante, e non solo costante ma alto".

Forse davvero qualcosa nello sport sta cambiando e quello che solo dieci anni fa tutti ritenevano una dieta stravagante per nulla adatta agli sportivi oggi sta cominciando a fare breccia anche ai vertici dello sport? Sicuramente nei prossimi anni vedremo, ma la realtà è che sempre più atleti di vertice stanno diventando vegan, a dimostrazione che si può fare sport ad altissimo livello anche senza proteine "nobili", anzi, forse si può fare molto meglio, come si intuirebbe dalle parole dell'uomo più "STRONG" del mondo.

A tale proposito nel numero di questo mese di For Men Magazine c'è un articolo dedicato alla scelta vegan e allo sport (tra le altre cose l'articolo ci ricorda che un certo Fausto Coppi era vegetariano), articolo che nelle varie testimonianze e interviste nelle sue 8 pagine presenta anche un paio di interviste con me e con l'amico Leonardo Costa sulle nostre vite da sportivi vegan (nel nostro piccolo ovviamente).


domenica 8 aprile 2012

Pasqua di passione


Non sono credente ma volenti o nolenti la Pasqua essendo una festività nazionale la festeggiamo tutti, e credenti o meno ci troviamo immersi in una serie di abitudini prettamente laiche, quali pranzi con il parentado, scampagnate all'aria aperta a Pasquetta e chi più ne ha più ne metta.

Mi piaceva iniziare il post con questa bellissima campagna dell'Ente Nazionale Protezione Animali, che ricorda cosa è l'agnello, un neonato, niente di più, e ho sempre creduto, che vegetariani o meno, tutti dovrebbero astenersi dal mangiare un essere che ha appena visto la luce e mai ha potuto vivere un solo istante di ciò che la vita per lui dovrebbe essere. Discorsi che credo davvero siano a prescindere da eventuali scelte vegetariane, ma che davvero potrebbero e dovrebbero riguardare chiunque.

Oggi ho festeggiato la pasqua a modo mio, con un allenamento combinato bici-corsa, cercando di non tirarmi troppo il collo per potere innanzitutto presentarmi in condizioni decenti al pranzo con parenti, in secondo luogo per non essere troppo stanco domani, quando non avendo invece limiti di orario potrò fare un allenamento più lungo e intenso. Due ore di bici con una salita (quella che affronterò alla prima gara tra un mese), su cui tra l'altro ho realizzato il miglior tempo dell'ultimo anno. Considerando gli attuali tre chili di sovrappeso e la stagione all'inizio non posso certo lamentarmi. All'arrivo cambio rapidissimo, da vera zona cambio triathlon e 8km di corsa poco sotto i 5 al km, per insegnare al corpo a cambiare attività, e devo dire che il secondo combinato, vuoi le distanze molto inferiori, è andato davvero meglio del primo perché al termine la fatica era davvero contenuta.

Domani mi aspetta invece un lungo allenamento in bici, e valuterò al termine se aggiungerci o meno un po' di corsa, vediamo come sto, ma già fare un centinaio di km con tre salite impegnative direi che va più che bene.

Ieri è uscito un articolo sul vegetarismo, anche da un punto di vista sportivo sul numero di questo mese di For Men Magazine, nei prossimi giorni posto la scansione, tra l'altro, mi vergogno un po' a dirlo, c'è un riquadro in cui parlano di me e dell'amico Leo Costa fortissimo maratoneta e mezzofondista vegano. La cosa che mi fa più vergognare è che nella stessa pagina con la mia foto ci sono i due che per me sono stati veri mostri sacri dello sport come Coppi e Carl Lewis, e se già normalmente mi sento un microbo, mi chiedo come posso condividere una pagina con gente come loro... Ad ogni modo l'articolo è davvero ben fatto e mostra le ragioni pro e la ragioni contro con buona obiettività e credo sarà davvero utile per parlare ad un pubblico che normalmente ignora queste tematiche. Vorrei dire grazie all'editore Urbano Cairo, ma prima spero che porti in serie A definitivamente il nostro Toro, poi lo ringrazierò per entrambe le cose :)

Una serena pasqua a tutti.

mercoledì 4 aprile 2012

La strada per Mergozzo


Lo ammetto il titolo è una scopiazzata del pomposissimo arco ROAD TO MUNICH sotto il quale ieri sera passavano al Camp Nou i giocatori di Milan e Barça.

La mia strada sarà molto più semplice e ahimè molto meno retribuita (anzi diciamo pure che costerà pure un bel po' di soldini) per portarmi da oggi a Mergozzo il 9 Settembre per l'ultimo impegno della stagione.

Alla fine ha prevalso la scelta della RealPolitik come direbbero i tedeschi, cioè niente voli pindalici, prendere coscienza della mia attuale condizione, cercare di fare una serie di gare congrue con le mie possibilità e cercare durante la stagione un po' di crescendo per migliorarmi. Il tutto guardando anche al portafogli e quindi cercando gare qui in zona per non dover fare trasferte troppo onerose.

Ecco così il mio calendario di triathlon 2012, magari meno ambizioso di quanto speravo all'inizio, ma spero che sarà comunque in grado di dare soddisfazioni e soprattutto farmi divertire.

Si comincia il

13 Maggio - Olimpico di Iseo (BS)
La mia prima gara sarà vicino a casa, e soprattutto su un terreno che conosco a menadito, le acque si prevedono parecchio fredde, ma poi la frazione bike sarà sulla salita di Polaveno, una delle mie preferite e che in vita mia ho davvero percorso tantissime volte, la successiva discesa di Ome San Michele, una discesa che se ben conosciuta si affronta anche sopra i 90 orari, e una ventina di chilometri tra i colli della mia Franciacorta su cui mi alleno ogni giorno. Restano poi purtroppo 10km di corsa che saranno tutti da costruire, sto seguendo una tabella che vorrei mi portasse a fare un 10.000 in 45 per metà Maggio, ma sarà davvero tutto da valutare.

24 Giugno - Olimpico di Idro (BS)
Questa è stata la scelta più dolorosa, la voglia era di fare il 70.3 a Idro e affrontare l'inferno del percorso bike più impegnativo al mondo in un 70.3 (così si dice) ma alla fine la realpolitik ha vinto e ho deciso per il percorso più breve perché la condizione e il fondo non sono ottimali e dubito a Giugno sarò davvero in grado di fare un 70.3 così duro fatto davvero bene, quindi meglio restare per la distanza più corta che resta comunque davvero impegnativa con oltre 1000m di dislivello in 40km di Bike

8 Luglio - Sprint di Torino (TO)
Dopo due gare dure, ci va una gara un po' più veloce per divertirsi. Nonostante abbia vissuto a Torino per 8 anni non ho mai nuotato una volta nel Po (e a dire il vero non è che l'idea mi alletti poi molto), ma c'è sempre una prima volta, e così a sto giro non solo farò il mio primo Triathlon Sprint, ma proverò anche le brezza di nuotare nelle sacre acqua che danno origine a questa nostra valpadana piena di nebbia e tesorieri che portano soldi in Tanzania.

26 Agosto - Olimpico di Sarnico (BG)
Dopo la breve parentesi extralombarda (per far contenta la morosa) si torna in terre amiche e acque lacustri ben note per provare la mia prima gara NO DRAFT, l'olimpico di Sarnico lo farò come preparazione al successivo 70.3. La frazione bike la saprei fare anche a occhi chiusi, 10km di pianura, una salita di 8km al 7/8% che mi piace molto, una discesa non troppo veloce, e altrettanti 10km di ritorno sempre lungolago. Cercando di non dare troppo che dopo due settimane si allunga la distanza.

9 Settembre - 70.3 di Mergozzo (VB)
Ed eccoci finalmente al mitico Mergozzo, ammetto che fino a poco fa manco sapevo esistesse sto paese, ma è l'unico 70.3 che ho trovato a Settembre qui in zona, quindi direi che è assolutamente approvato.
Il percorso bike sono 2 giri da 45km l'uno, non credo ci sarà molta salita, ma non è certo una gara piatta, quindi ben venga. Sarà il mio primo 70.3, l'obiettivo è solamente finirlo e arrivarci abbastanza preparato.

Successivamente deciderò come programmare l'inverno, cosa preparare per il 2013 etc etc, ma prima portiamo a casa sta stagione che tutto sommato sembra anche più impegnativa di quel che credevo.

sabato 31 marzo 2012

Il mio primo "Combinato"



Prima o poi doveva arrivare anche il primo combinato, se no come faccio tra 45 giorni a fare il mio primo triathlon? Così ho approfittato del combinato odierno della squadra per aggregarmi, pur sapendo che non ho proprio il fondo e la preparazione per fare un combinato al momento. I numeri purtroppo parlano abbastanza chiaro e dicono senza poche remore che ho fatto un inverno a dir poco vergognoso, da inizio Dicembre 2012 ho pedalato in tutto 450km e corso 90. Numeri che dovrei fare in una settimana e non certo in quattro mesi, ad ogni modo, mi sono ripromesso di spingere un po' e cercare di recuperare velocemente il tempo perduto. Così oggi ho deciso di andare all'allenamento combinato, pur sapendo che al mio fianco c'erano dei mostri sacri del triathlon, molti dei miei compagni hanno chiuso vari Ironman e molti con tempi assolutamente impressionanti (sono più quelli sotto le 11 ore che quelli sopra) e tra di loro c'è un certo Mauro Ciarrocchi, autentica istituzione del triathlon italiano, qualificato svariate volte al mondiale delle Hawaii.

Ad ogni modo, pronti via alle 8 di mattina tutti in sella, ci attendono 100 km di bicicletta con 3 salite discretamente impegnative. Per fortuna in bicicletta si dice che una volta imparato non si dimentica più, non so se sia vero, ma quanto meno in bici mi difendo egregiamente, anzi sulle salite senza faticare troppo riesco anche a scandire il ritmo, e nei tratti di pianura ci divertiamo in 3-4 a dare un po' di cambi a 42-44 orari che per uno come me in deficit di preparazione è sempre "tanta roba".

Cerco di salvare però un po' la gamba e il fiato sapendo che al termine mi aspetteranno 12km di corsa, che per me purtroppo potranno facilmente essere un calvario. Ci cambiamo tutti insieme in palestra e poi fuori e scarpette indossate tutti fuori a correre a tempi da cambio gara. Facciamo due giri da 6km l'uno, tenendo un passo di 5.00 al km, che per me dopo tutta sta fatica è abbastanza problematico, sul primo giro tengo il gruppo, ma a metà del secondo proprio la testa mi lascia lì, a questa si aggiunge un po' di mal di pancia, e una chiara mancanza assoluta di sali che mi fa svarionare, un po' corro e un po' cammino, non è un disonore nelle mie condizioni, facendo in un solo giorno un terzo di quanto ho fatto negli ultimi 4 mesi arrivare stremato alla fine, anzi, ho anche l'onore di essere accompagnato a un ritmo di corsetta di 7.00 al km dal mitico Mauro Ciarrocchi che chiacchierando mi aiuta forse non a superare la crisi, ma quanto meno ad arrivare in fondo. Come dice lui, meglio averle in allenamento che in gara le crisi, e poi ragazzi, correre con chi ha corso più volte quella gara che per me probabilmente rimarrà solo un sogno per tutta la vita è davvero un onore, e spero la prossima volta di non doverlo far aspettare.