domenica 3 ottobre 2010

South Garda Bike 2010


Ecco, come promesso il resoconto della gara odierna, giusto il tempo di dormire un paio d'ore per far passare qualche linea di febbre di stanchezza, scaricare i dati dal polar in Ascent ed eccomi qui.

Gara bella, innanzitutto, la partenza in ultima griglia non è certo una cosa molto piacevole, ma tutto sommato non è un gran problema, partenza subito a tutta (al solito di ogni GF) schivando cadute, gente che va a 15 all'ora (tra cui uno di 80 anni col pettorale doppia cifra, ma io mi chiedo come diano certi pettorali), trovo subito un compagno di recupero, Maurizio, un toscano partito anche lui in ultima griglia, sulla prima salita tra padenghe e soiano (3km al 4%) facciamo un forcing pazzesco, saliamo ai 32 di media facendo lo slalom tra un fiume di gente che non sa andare in bici e puntualmente ti stringe la strada nonostante gli hai urlato che stai arrivando da sinistra. Il tratto successivo è piatto e non si riesce a fare grandi recuperi se non risalire pian piano il gruppone infinito (1500 partecipanti), dopo salò altre due salite una al 4% e una al 5% di 2km e 1,5km sulle quali saliamo a 30 e 28 di media, poi incontriamo la gag dell'olio (come nei film di Chaplin) 3km di strada inondata d'olio motore, ogni tanto vedi qualcuno che si stacca da terra e vola per 5 metri, stiamo attenti a evitarla, senza cadere e ci troviamoa i piedi del Tesio (unica vera asperità di giornata), ci arriviamo ai 36,8 di media con 550m di dislivello in 42km, il Tesio lo affrontiamo a tutta, ma credo che senza quella tirata di collo precedente avrei potuto fare molto meglio, ad ogni modo passiamo un sacco di ciclisti, ci diamo qualche cambio regolare, e saliamo superando un sacco di ciclisti specie sulle prime durissime rampe, ci tocca pure fare lo slalom tra Juri Chechi e Antonio Rossi e ben due moto al seguito per filmare l'eroica impresa di questi due ori olimpici, non ho niente contro il fatto che questa gente venga a fare le GranFondo ma almeno i cameraman evitino di intralciare il traffico di chi vorrebbe superare sti due paracarri.

Sulla discesa del Tesio perdo Maurizio (lo ritroverò poi dopo il traguardo), cerco di scendere a tutta per recuperare un po' di gente forte, sapendo che dopo ci sarà solo noiosissima pianura e qualche falsopiano, terreno dove se stai con un bel gruppo di passistoni puoi andare davvero forte. Formiamo un bel gruppo di una quindicina di elementi, dove ci diamo cambi abbastnza regolari, tra gli altri c'è anche l'amico Adelmo, andiamo davvero di gran passo, poco sopra i 40 orari di media, purtroppo la continua presenza di rotonde impedisce di andare in doppia fila e si deve andare di cambi regolari.

A 20 dall'arrivo su un piccolo strappetto tre del gruppo prendono qualche metro di margine, io cerco di andare a chiudere ma sento una fitta al polpaccio (un crampo che da dopo il Tesio continuava a far sapere che era lì latente), rallento subito, massaggio in corsa velocemente e riparto, ma ormai ho 100 metri dal gruppo e zero possibilità di rientrare da solo, anche viste le mie non doti di passista.
Chiudo i restanti 20km ai 35 di media, ma mi prendo comunque 5 minuti dal gruppo in cui ero da lì al traguardo, per fortuna riesco a non farmi raggiungere da nessuno, e almeno in termini di posizioni non perdo niente.

La classifica assoluta dice 107° a 20m (real time) dal vincitore, tutto sommato credo che devo essere più che soddisfatto vista la pochissima preparazione e l'assenza quasi totale di fondo, ora bisogna pensare all'inverno e a preparare bene la gamba per l'anno prossimo.

Spiace solo aver dovuto fare gli ultimi 20km in solitaria, perché con i crampi è stata davvero brutta pedalare con il vento in faccia tutti quei km.

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