giovedì 7 ottobre 2010

Velodromo di Montichiari



Ieri sera prima serata di allenamento in pista, farò in pista tutti i mercoledì sera, due ore, assieme a un bel gruppetto di amici con i quali abbiamo bloccato solo per noi il velodromo di Montichiari per un paio di ore tutti i mercoledì sera.

All'inizio è tutto strano, lo scatto fisso che ti impedisce di smettere di pedalare, il parquet così liscio che non oppone praticamente alcuna resistenza, poi pian piano ci fai l'abitudine e impari un po' le regole della pista, ovvero che si sorpassa solo a destra, che se vuoi chiedere il cambio devi spostare la mano destra verso l'esterno nella curva subito dopo il traguardo e poi spostarti in alto e far passare gli altri per poi riaccodarti.
Tante piccole regoline, tante cose non scritte che si imparano sulla pista, perché se è vero che si va velocissimo e ci si può divertire molto, è anche vero che la pista sa essere molto pericolosa, un errore in pista può voler dire farsi davvero tanto male.

I primi giri li faccio fuori dalla pista per prendere confidenza con la bici, poi inizio a girare nella parte bassa,  e poi decido che tutti i consigli di buon senso in fondo sono fatti per essere violati, e se ti dicono che il primo giorno non devi salire sull'anello blu, forse è proprio un invito a salire sull'anello blu, a provare il brivido di stare in pista a 45°, sensazione veramente unica, alla fine giriamo quasi tutte le due ore, le gambe sono distrutte anche perché le sole pause sono state il fermarsi ogni tanto a bordo pista per bere dalla borraccia.

Bellissima esperienza, da consigliare a tutti coloro che amano la bicicletta, specie se come me siete cresciuti guardando le gare di pista in tv.

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